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Yemen: l’Arabia Saudita annuncia il cessate il fuoco

Yemen

L’articolo di Veronica Conti, Emanuele Oddi e Gianmarco Scortecci per il Cesi sulla tregua nella guerra in corso in Yemen

Mercoledì 8 aprile, il colonnello Turki al-Malki, portavoce della coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita, ha annunciato una tregua nella guerra in corso in Yemen contro la fazione sciita degli Houthi. Per dare concretezza a tale intenzione i sauditi hanno contestualmente interrotto le operazioni militari. La tregua, per ora unilaterale, dovrebbe durare due settimane a partire da venerdì 9 aprile e, secondo quanto dichiarato da al-Malki, potrebbe prevedere una proroga.

LA PROPOSTA DI TREGUA IN YEMEN

La proposta di tregua rappresenta il passo avanti diplomatico più importante dopo il naufragio dell’accordo di Stoccolma, siglato a dicembre 2018 ma rimasto in gran parte lettera morta. Infatti, già pochi mesi dopo la sigla dell’accordo, sono ripresi scontri su molti fronti tra la coalizione a guida saudita e gli Houthi.

La tregua peraltro si inserisce nella scia di una rinnovata azione diplomatica dell’ONU. Infatti, l’inviato speciale per lo Yemen delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, la scorsa settimana aveva già tentato di riprendere in mano le fila dei negoziati usando come leva la necessità di far fronte comune contro il potenziale pericolo della diffusione del coronavirus nel Paese. Infatti, lo Yemen versa da anni in una situazione umanitaria e sanitaria disastrosa, con più di 17 milioni di abitanti a rischio carestia e almeno 2 milioni di casi di colera accertati dal 2016 a oggi.

Al di là dell’emergenza sanitaria, a ben vedere, questo primo passo potrebbe finalmente ravvivare il dialogo tra le fazioni in guerra. Infatti, dall’atteggiamento saudita delle ultime settimane sembra emergere una precisa volontà di negoziare, visto che Riyadh ha più volte ribadito la sua disponibilità a riprendere le trattative con gli Houthi nonostante questi ultimi abbiano continuato i lanci di missili balistici contro le province meridionali e del Regno e la stessa capitale.

 

Articolo pubblicato su cesi-italia.org

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