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Amministrative Roma, chi vince secondo i sondaggi?

A Roma si prevede una sfida a quattro per le amministrative del 3 e 4 ottobre. Michetti, Gualtieri, Raggi e Calenda sono i favoriti e i sondaggi hanno già un’idea su chi potrebbe vincere ma saranno gli indecisi a fare la differenza
Domenica 3 e lunedì 4 ottobre in 18 capoluoghi di provincia si andrà alle urne e anche nella capitale i romani saranno chiamati a scegliere il loro primo cittadino. Chi sarà dunque il nuovo inquilino del Campidoglio?
I QUATTRO IN BALLO
A Roma i candidati alle amministrative sono 21 ma secondo i sondaggi sarà una sfida a quattro tra la sindaca uscente Virginia Raggi del M5s, l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri designato attraverso le primarie dal centrosinistra, il discusso Enrico Michetti sostenuto dal centrodestra e il leader di Azione Carlo Calenda.
I SONDAGGI
Secondo YouTrend, che ha raccolto i dati tra il 3 e l’8 settembre, in cima alle preferenze dei romani ci sarebbe il “tribuno della radio” Michetti (31%), seguito da Gualtieri con il 27% e da Raggi che raccoglie il 19,1% dei consensi. Calenda si fermerebbe al 18,9%.
Stesso ordine di preferenze anche per il sondaggio realizzato da Izi, ma con meno stacco tra Michetti (25,9%) e Gualtieri (25%) – il candidato di centrodestra e Raggi avrebbero infatti perso terreno.
Oltre a YouTrend e Izi anche Swg e Gpf-Inspiring Research concludono che la vittoria di Michetti però potrebbe saltare se si andasse al ballottaggio del 17 e 18 ottobre.
L’ASTENSIONISMO: IL VERO AGO DELLA BILANCIA
Il vero dato che balza agli occhi è quello dell’astensionismo e degli indecisi. A Roma, e forse non solo, “c’è una irrazionalità diffusa” dice all’AdnKronos il sondaggista Nicola Piepoli. “Sono elezioni piuttosto strane – commenta – sono viziate da una malattia generale, che è il post covid. La gente è ancora impaurita”.
Secondo Piepoli nella capitale è tutto marginale, “ci potrebbe essere un ballottaggio Michetti-Gualtieri, con una vittoria marginale del centrosinistra. Quello che scombina le carte è la presenza di 4 contendenti che valgono. Comunque – prevede Piepoli – parecchia gente non andrà a votare, ci sarà un astensionismo superiore al normale: all’aumentare dei candidati diminuisce la voglia di andare alle urne”.
Anche il direttore di YouTrend, Lorenzo Pregliasco, prevede lo stesso finale: “È improbabile pensare a un ballottaggio diverso di quello tra Michetti e Gualtieri”. E avanza un pronostico anche sui numeri: “In caso di una sfida a due tra Gualtieri e Michetti il deputato democratico vincerebbe con il 58,5% dei voti”.