skip to Main Content

Dall’Antitrust piovono multe per Acea, Abbanoa e Publiacqua

Acqua Pubblica

Tutti i dettagli sulle sanzioni di Agcm ad Acea Ato5, Abbanoa e Publiacqua per pratiche commerciali scorrette

Pratiche commerciali aggressive. È questo il motivo per cui Agcm, Autorità della concorrenza e del mercato, ha sanzionato, Acea Ato5, Abbanoa e Publiacqua, società di servizi attive rispettivamente nelle aree territoriali del Lazio Meridionale-Frosinone, della Regione Sardegna e della Provincia di Firenze. Andiamo per gradi.

ACEA ATO5

Acea Ato 5 è una società operativa del gruppo Acea, gestore del servizio idrico integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale Lazio Meridionale-Frosinone. L’azienda gestisce 86 comuni, servendo circa 460.000 abitanti, fornendo servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua, nonché i servizi di fognatura e depurazione delle acque reflue (fatturato pari a circa 68.000.000,00 Euro a dicembre 2017).

LA SEGNALAZIONE

A segnalare i comportamenti scorretti della società di servizi sono stati: CO.DI.CI., ADOC, A.E.C.I. FROSINONE, Adiconsum Avellino e un singolo consumatore.

COSA VIENE CONTESTATO AD ACEA

L’indagine Antitrust ha evidenziato diverse pratiche scorrette. È stata verificata l’inadeguata gestione delle istanze dei consumatori sui consumi fatturati (istanze inevase oppure evase tardivamente e/o con risposte non risolutive), senza sospendere le procedure di riscossione degli importi contestati (invio di solleciti di pagamento con minaccia di distacco delle forniture), in pendenza di reclami.

Agcm ha anche accertato il mancato riconoscimento “dell’eccezione della prescrizione, a fronte dell’invio massivo di fatture di conguaglio, riferite anche a periodi di consumo superiori ai cinque anni”, come spiega la stessa Autorità.

Acea Ato 5 è stata anche scorretta “nell’applicazione di regole volte ad ostacolare il riconoscimento della procedura c.d. di “depenalizzazione” – ovvero di storno di una parte degli importi fatturati relativi ai consumi eccedenti quelli abituali, in conseguenza di una perdita occulta – e a limitarne gli effetti, nell’ambito della gestione delle istanze di rettifica fatturazione per perdite occulte”.

LA MULTA

Il procedimento di verifica è stato avviato il 27 giugno 2018, il 20 agosto 2018, Acea ha presentato una proposta di impegni, con l’obiettivo di rimuovere i profili di scorrettezza della pratica commerciale oggetto di contestazione. Proposta, però, rifiutata dall’Autorità che, dopo altre segnalazioni, la verifica dei reclami ricevuti dall’azienda dei servizi e i dovuti accertamenti sulle pratiche scorrette, ha deciso di sanzionare Acea Ato 5 S.p.A per complessivi 1.000.000 euro.

ABBANOA

Abbanoa è società in house interamente partecipata da enti pubblici, che eroga il servizio idrico in Sardegna. L’azienda ha realizzato, al 31 dicembre 2017, un fatturato pari a 274.901.000 euro.

LA SEGNALAZIONE

A segnalare i comportamenti scorretti all’Antitrust è stata Adiconsum Sardegna, un’associazione di consumatori.

COSA VIENE CONTESTATO AD ABBANOA

Secondo le numerose denunce degli utenti, la società di servizi non avrebbe accolto le istanze di riconoscimento della prescrizione presentate dai consumatori, con riferimento alle fatture relative ai consumi risalenti a periodi superiori a cinque anni, con conseguente “invio della comunicazione di messa in mora, con minaccia di distacco della fornitura idrica, in caso di mancato pagamento, da parte dei consumatori, delle medesime fatture”, si legge nel documento redatto ad Agcm.

La società avrebbe anche posto ostacoli non contrattuali e sproporzionati nei casi di richiesta di rettifica delle fatture emesse a seguito di perdite occulte e avrebbe richiesto ai consumatori la prova della mancata fruizione dei servizi di fognatura e depurazione.

E ancora. Abbanoa non avrebbe dato “seguito alle istanze di allaccio individuali, in presenza di utenze condominiali, con la conseguenza di indurre i consumatori a corrispondere un esborso economico non dovuto, a causa dell’applicazione indebita, in capo a questi ultimi, di tariffe indistintamente più elevate, previste per l’utenza non residente, anche inclusive delle morosità di altri utenti, nonché nell’invio di ingiunzioni di pagamento e minaccia di distacco della fornitura condominiale in caso di insolvenza”.

LA MULTA

Il procedimento è stato avviato il 12 dicembre 2018 ed in data 6 febbraio 2019, l’azienda di servizi ha inviato una memoria difensiva, per poi essere sentita in audizione il 12 febbraio. Dopo le verifiche e la lettura di tutti gli atti, l’Antitrust ha sanzionato Abbanoa per complessivi 3.850.000 euro.

PUBLIACQUA

Publiacqua è la società affidataria, dal 1° gennaio 2002, della gestione del servizio idrico integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Medio Valdarno, territorio che interessa 4 province della Toscana (Firenze Prato, Pistoia e Arezzo). Al 31 dicembre 2017, la società ha realizzato un fatturato pari ad € 235.511.718 per ricavi delle vendite e delle prestazioni ed un utile di esercizio pari ad € 24.740.073.

LA SEGNALAZIONE

A chiedere un intervento dell’Antistrust sono stati alcuni consumatori.

COSA VIENE CONTESTATO A PUBLIACQUA

Publiacqua è colpevole di minaccia di distacco della fornitura idrica all’intero condominio nei casi di morosità di uno o più condòmini. Secondo quanto scrive l’Antistrust, “con riferimento alle utenze condominiali fornite dal professionista, in presenza di pagamenti parziali della fattura – in ragione dell’omesso pagamento di importi riferibili ad uno o più condòmini – e nonostante le utenze idriche condominiali siano dotate di contatori individuali, PA procede immediatamente ad avviare le procedure previste in caso di morosità, minacciando l’interruzione della fornitura all’intero condominio e, quindi, rivolgendosi indistintamente a tutti gli altri utenti regolarmente solventi”.

In questi casi l’azienda deposita nella cassetta delle lettere, di tutti i singoli condòmini, delle comunicazioni recanti la suddetta minaccia di interruzione della fornitura di un bene essenziale quale l’acqua a tutto il condominio, “senza esperire preventivamente le iniziative volte all’escussione del credito nei confronti di quelli morosi, così come previsto dalla legge 220/2012”. In caso di mancato pagamento, PA prosegue nella procedura di morosità con la riduzione del flusso, fino alla vera e propria sospensione della fornitura.

LA MULTA

Il procedimento è stato avviato il l 6 dicembre 2018 e il 22 gennaio 2019, PA ha avanzato istanza di audizione, depositando il riscontro alla richiesta di informazioni avanzata in sede di comunicazione di avvio del procedimento istruttorio e il bilancio della società per l’anno 2017.

In seguito alle dovute verifiche, Agcm ha sanzionato Publiacqua per 2 milioni di euro.

 

 

Articolo pubblicato su Startmag.it

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top