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Blockchain, ecco come può tutelare i consumatori
L’articolo di Domenico Salerno per i-Com sul potenziale della tecnologia blockchain nel rapporto tra imprese e consumatori
La diffusione della blockchain è destinata inesorabilmente a rivoluzionare il rapporto tra imprese e consumatori. Potrebbe, da un lato, essere un fattore abilitante per nuovi servizi e, dall’altro, essere un’arma in più nella tutela degli utenti finali.
L’esempio più evidente del potenziale di questa tecnologia nel settore dei beni di consumo ci è dato dalla multinazionale francese della GDO, Carrefour. L’azienda ha deciso di utilizzare la blockchain per garantire la tracciabilità della filiera alimentare per alcune categorie di prodotti al fine di rendere l’ecosistema trasparente, sicuro e affidabile. Secondo uno studio condotto da Capgemini su un campione di 449 imprese che hanno al loro interno un reparto supply chain, l’81% delle aziende che decide di implementare questa tecnologia lo fa per migliorare la tracciabilità dei propri prodotti mentre il 79% lo fa per migliorare la trasparenza delle proprie operazioni.
L’UTILIZZO NEL SETTORE AUTOMATIVE
Nel settore dell’automotive, alcuni dei principali produttori mondiali (tra cui BMW, Ford, General Motors e Renault) si sono uniti nella Mobility open blockchain initiative. Il progetto prevede la creazione di una piattaforma in cui aziende e consumatori condividono i propri dati in maniera trasparente e sicura, così da elaborare un linguaggio standard che permetta ai nuovi sistemi smart di comunicare in maniera automatica. L’utilizzo della blockchain nel settore dei trasporti potrebbe portare importanti benefici pure all’ambiente. BYD, costruttore cinese di auto, veicoli commerciali, autobus e treni, ha creato una piattaforma che monitora i propri mezzi e assegna i cosiddetti carbon credit agli autisti che adottano uno stile di guida più ecocompatibile. Il sistema analizza i dati di utilizzo del veicolo e assegna i crediti automaticamente, tramite uno smart contract sulla blockchain VeChainThor.
VELOCIZZARE L’EROGAZIONE DI SERVIZI
Inoltre, l’implementazione di questa tecnologia può migliorare e velocizzare l’erogazione di servizi. Grazie all’utilizzo degli smart contract i consumatori possono, ad esempio, ottenere la liquidazione di un premio assicurativo rapidamente e in maniera automatica. È il caso di Fizzy, l’assicurazione intelligente creata da AXA per il trasporto aereo. I viaggiatori che abbiano subito una cancellazione o un ritardo superiore alle due ore riceveranno un rimborso (senza che ne facciano richiesta) grazie a un incrocio dei dati della polizza con quelli effettivi di partenza e atterraggio.
BLOCKCHAIN NEL SETTORE ENERGETICO
La digitalizzazione delle reti elettriche sta aprendo enormi opportunità per la blockchain anche nel settore energetico. Tutto avviene attraverso le smart grid. Ma cosa sono? Si tratta di un sistema che permette a produttori e consumatori di interagire. In questo modo sarà possibile determinare in anticipo il fabbisogno energetico e, di conseguenza, allocare l’energia dove è necessaria. E non è tutto. L’applicazione della catena di blocchi alle transazioni energetiche permetterà ai piccoli produttori di energia di diventare parte attiva della rete. La catena può dare vita a un mercato peer-to-peer in cui gli utenti di una rete possono acquistare e vendere energia automaticamente (e in maniera autonoma) senza la necessità di un’autorità centrale come intermediario. Visto il numero sempre crescente di soggetti – non più solo consumatori di energia ma anche produttori – nasce l’esigenza di istituire un mercato in cui possano vendere autonomamente l’energia prodotta senza doversi affidare a un intermediario. La blockchain potrebbe essere utilizzata per rispondere a questo bisogno.
Articolo pubblicato su i-com.it