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Cannabis Shop, cosa sono e perché Salvini vuole chiuderli

Cannabis Legale

Pronta una direttiva del Ministro Salvini per chiudere i Cannabis Shop. Ecco cosa vendono i punti vendita

In queste ore il Ministro dell’interno Matteo Salvini ha annunciato l’adozione di una direttiva che farà chiudere “uno a uno” tutti i punti vendita di derivati della marijuana in quanto centri di spaccio. Parliamo della cosiddetta cannabis light che viene commercializzata in diversi negozi nati proprio per questo ma che in diversi casi hanno subito operazioni di maxi sequestri da parte della polizia. Operazioni nate da una normativa poco chiara e dall’ipotesi degli inquirenti che la marijuana (sotto forma di inflorescenze) venduta dai vari negozi di “erba legale” venisse fumata e non usata per l’uso ornamentale a cui sarebbe destinata secondo la legge n. 242 del 2016 che ha previsto la legalizzazione della vendita dei prodotti ricavati dalla canapa.

Come avvenuto per un caso dello scorso dicembre riportato dal quotidiano Il Dubbio diretto da Carlo Fusi secondo il quale gli agenti di polizia avevano notato che alcuni minorenni nel forlivese, in Emilia Romagna, acquistavano alcuni articoli da un distributore automatico di “canapa light” per poi fumarsela in strada.

Ma a far chiudere per sempre i cannabis store potrebbe essere la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione attesa per il 30 maggio che si pronuncerà sull’applicabilità della legge.

COSA VENDONO

I cannabis store vendono, oltre ai semi di cannabis, veramente di tutto da prodotti alimentari all’abbigliamento o accessori. Più nello specifico si possono acquistare: magliette, cappellini, zaini e cuscini, pipe; biscotti per gli esseri umani ma anche per cani, gatti e altri animali; l’acqua al CBD e bevande aromatizzate; tisane e infusi; semi di cannabis; olio al CBD; cristalli ed estratti di CBD; e- liquid al CBD; una vasta gamma di inflorescenze e pressati; vaporizzatori.

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