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Capitale italiana della cultura 2022: le 28 città candidate
Il maggior numero di candidature è in Puglia, seguita da Sicilia, Campania e Toscana. Presenti tre capoluoghi di regione Ancona, L’Aquila, Bari
Le città in corsa per il titolo di Capitale italiana della cultura 2022 sono 28. A comunicarlo è il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (Mibact). A questo proposito, il ministro Dario Franceschini, ha ricordato: “In tutte le sue edizioni la Capitale della cultura ha innescato meccanismi virtuosi tra le realtà economiche e sociali dei territori. Non è un concorso di bellezza, viene premiata la città che riesce a sviluppare il progetto culturale più coinvolgente, più aperto, innovativo e trasversale”. La validità formale di ogni candidatura e i singoli dossier verranno esaminati da una giuria di sette esperti nel settore della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica. La selezione delle dieci città finaliste sarà comunicata entro il 12 ottobre. La città Capitale italiana della cultura 2022 verrà scelta entro il 12 novembre.
LE CANDIDATE PER IL 2022
Il maggior numero di candidature è in Puglia (5), seguita da Sicilia (4) e Campania e Toscana (3). Sono presenti tre capoluoghi di regione (Ancona, L’Aquila, Bari) e dodici capoluoghi di provincia.
Per il Piemonte, Verbania; per la Lombardia Vigevano (Pv); il Veneto ha Pieve di Soligo (Tv) e Verona; la Toscana ne ha 3: Arezzo, Pisa e Volterra (Pi); per le Marche, Ancona e Fano (An); L’Aquila per l’Abruzzo e Isernia per il Molise; il Lazio ha Arpino (Fr) e Cerveteri (Rm); la Campania, Castellammare di Stabia (Na), Padula (Sa) e Procida (Na); primato alla Puglia con 5 città candidate: Bari, Molfetta (Ba), San Severo (Fg), Taranto, Trani; per la Basilicata, Venosa (Pz); per la Calabria, Tropea (Vv); per la Sicilia, Modica (Rg), Palma di Montechiaro (Ag), Scicli (Rg) e Trapani; infine per la Sardegna, Carbonia.
LE PRECEDENTI CAPITALI DELLA CULTURA
Finora le capitali italiane della cultura sono state nel 2015 Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena; nel 2016 Mantova; nel 2017 Pistoia; nel 2018 Palermo; nel 2019 Matera (come Capitale europea della cultura); nel 2020 e 2021 (causa annullamento eventi 2020 per emergenza coronavirus) Parma.
IL TITOLO DI CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA
Il titolo di Capitale italiana della cultura, istituito dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo nel 2014, ha l’obiettivo di “sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e, infine, il benessere individuale e collettivo”. La città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione del progetto.
La pandemia e il conseguente lockdown hanno fatto rimandare di un anno la programmazione di Parma Capitale italiana della cultura 2020, che quindi è stata riconfermata anche per il 2021, mentre le 28 città candidate per il 2021 concorreranno per il 2022. Il ministero dei beni culturali ha inoltre conferito il titolo per il 2023 a Bergamo e Brescia, per far ripartire le due città, tra le più colpite in Italia dal coronavirus, nel segno dell’arte e della cultura.