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Che cosa farà (e chi sarà) l’inviato per il clima voluto da Di Maio

Inviato Per Il Clima

Come gli Stati Uniti con John Kerry, anche l’Italia avrà il suo inviato per il clima. Verrà scelto dal MiTE e dalla Farnesina, la nomina arriverà a settembre

L’emergenza ambientale è una delle priorità del governo di Mario Draghi e l’ultimo allarmante rapporto Onu ricorda, ancora una volta, che non c’è un minuto da perdere.

Per questo, dal 24 giugno è in vigore una norma che consente al Governo di selezionare un inviato per il clima, ovvero una figura che gestisca la diplomazia climatica italiana e la rappresenti all’estero. Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania ne hanno già uno.

DA DOVE ARRIVERÀ LA NOMINA

Questa nuova figura istituzionale verrà nominata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, i quali forniranno il supporto necessario all’incaricato.

La nomina arriverà a settembre. Per questa funzione sono messi a disposizione 250 mila euro per il 2021, 350 mila per il 2022 e altri 250 mila per il 2023.

COSA FARÀ L’INVIATO PER IL CLIMA

“Dall’ultimo rapporto Onu sul clima emerge un quadro allarmante”, ha affermato Di Maio. Per tale motivo “abbiamo deciso di dotare il nostro Paese di un Inviato speciale per il cambiamento climatico. Si tratta della persona incaricata di seguire i negoziati e di rappresentare l’Italia a tutti i tavoli internazionali”.

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COSA DICE LA NORMATIVA

In Gazzetta Ufficiale, all’articolo 5 del decreto-legge 23 giugno 2021 n. 92, “Misure urgenti per il rafforzamento del Ministero della transizione ecologica e in materia di sport”, si legge che l’inviato dovrà “consentire una più efficace partecipazione italiana agli eventi e ai negoziati internazionali sui temi ambientali, ivi inclusi quelli sul cambiamento climatico”.

GLI APPUNTAMENTI PER IL CLIMA

Oltre all’urgenza data dal raccapricciante rapporto Onu ci sono altri due fattori da considerare. L’Italia, infatti, detiene la presidenza di turno sia del G20 che della COP26. La conferenza sul clima in tandem con il Regno Unito è prevista a Glasgow per novembre ma in calendario c’è anche la PreCop, un incontro preparatorio a fine settembre, che avrà luogo a Milano.

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