Che cosa (non) sappiamo di Credo

Il mistero “Credo” si infittisce. Dietro un’iniziativa elettorale?

2 giorni, 13 ore (circa) e qualche minuto, mentre scriviamo.

Il countdown per scoprire cosa sia “Credo” dovrebbe scadere intorno alle 22.30 di venerdì 12 agosto. Il mistero, nel frattempo, si infittisce: su stendardi, manifesti 6×3 e anche molti camion “vela” compare solo una scritta “Credo” azzurra su sfondo giallo (o al contrario).

Su internet si trova un sito con un conto alla rovescia e un rimando alle pagine Facebook ed Instagram. Che sia un nuovo partito? Ecco quello che sappiamo.

Unica certezza: la privacy

Partiamo da quello che è sicuramente vero. Chi ha creato o fondato “Credo” vuole restare anonimo, almeno fino a venerdì. Chi ha registrato il dominio del sito (6 agosto), infatti, è un “anonimo”. Nel registro nazionale risulta “Hidden”, ovvero nascosto.

Abbiamo solo un unico indizio. Dalle ricerche effettuate, però, si desume che sia una persona fisica e non giuridica.

Sito e Social

Pochi, nulli, gli indizi che possiamo ricavare da sito e social.

Sul sito credo-2022.it, infatti, campeggia la scritta “Credo. E tu in cosa credi?” ed il conto alla rovescia. Poi un rimando alle pagine Facebook ed Instagram, ma anche qui ci sono post che si limitano a rilanciare le immagine dei camion vela in giro per l’Italia.

I colori dell’Ucraina ed il sospetto elettorale

Se la parola “Credo” può far pensare ad un contesto religioso, i colori ricordano quelli della bandiera Ucraina. Ma, in queste settimane, inevitabili i sospetti circa un’iniziativa elettorale.

E i precedenti, anche importanti, non mancano, come racconta l’influencer Stefano Guerrera, tra i primi a parlare dell’iniziativa. Se ricordate, prima che Silvio Berlusconi scendesse in politica e annunciasse la fondazione del nuovo partito, in tutta Italia cominciarono ad apparire grandi manifesti semplicemente con la scritta Forza Italia, con colori e grafica che poi vennero ripresi nel simbolo di partito.