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Che cos’è la tassa di successione? Chi la paga?

Cos’è Tassa Di Successione

Abolita da Berlusconi nel 2001 e ripristinata da Prodi nel 2006, la tassa di successione torna a far discutere

Venti anni fa veniva abolita dal governo Berlusconi, ma è stata poi reinserita dall’esecutivo Prodi e ora è di nuovo al centro del dibattito per la proposta del segretario del Pd Enrico Letta che vuole inasprire l’imposta che tassa le eredità, ma che cos’è la tassa di successione?

CHE COS’È LA TASSA DI SUCCESSIONE

La tassa di successione è un’imposta che ricade sull’asse ereditario – coniugi, figli e parenti in linea retta – e che riguarda i beni del defunto al momento della successione degli eredi. A seconda del grado di parentela che intercorre con il defunto varia l’imposta da pagare sul valore dei beni.

A COSA SI APPLICA

La tassa di successione si applica su tutti i beni caduti in eredità: immobili, obbligazioni, crediti, beni mobili e denaro. Tra le esenzioni ci sono i titoli di Stato italiani o europei, polizze vita, buoni postali e veicoli iscritti nel Pubblico registro automobilistico.

CHI LA PAGA

In Italia attualmente l’imposta è del 4% e si applica solo su eredità superiori a un milione di euro, ovvero la deve pagare soltanto chi riceve in eredità un patrimonio di oltre un milione – e soltanto sulla parte eccedente il milione.

Se l’eredità riguarda, invece, il passaggio di beni tra sorelle o fratelli, la percentuale della tassa di successione sale al 6%, con una franchigia per ciascun erede di 100.000 euro. L’imposta quindi si applicherà solo al valore dei beni ereditati superiori a 100.000 euro.

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Per gli altri parenti, fino al quarto grado, la franchigia di 100.000 euro viene meno e la percentuale della tassa di successione rimane al 6%.

Oltre il quarto grado di parentela e per estranei alla famiglia del defunto, che però risultano tra gli eredi, l’aliquota dell’imposta di successione passa all’8% del valore ereditato, senza alcuna franchigia.

LA PROPOSTA DI LETTA

La proposta di Letta prevede che si mantenga la franchigia da un milione e che chi eredita tra uno e 5 milioni continui a pagare il 4%. Chi, invece, eredita più di 5 milioni dovrebbe pagare un’imposta del 20% sempre sulla parte eccedente. In caso di eredità inferiore si continuerebbe a non pagare nulla.

L’idea del segretario del Pd è quella di creare una “dote” di 10.000 euro da consegnare ogni anno ai 18enni italiani meno abbienti che verrebbero identificati sulla base dell’ISEE. La “dote” sarebbe vincolata, infatti, dovrebbe essere utilizzata per spese legate all’istruzione e alla formazione, per avviare una nuova impresa oppure per la casa e l’affitto.

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