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Cos’è la neutralità austriaca o svedese che l’Ucraina rifiuta

Neutralità

Mosca: “L’Ucraina può essere un Paese neutrale, ma con un proprio esercito sul modello Svezia o Austria”. La replica di Kiev: “Rifiutiamo: oggi siamo in uno stato di guerra diretta con la Russia, pertanto il modello di pace può essere solo ucraino”. Ma cosa si intende con neutralità austriaca o svedese?

L’Ucraina rifiuta l’idea di una sua neutralità basata sul modello austriaco o svedese. Lo ha reso noto la presidenza ucraina.

UN PIANO IN 15 PUNTI

Questo nonostante per il Financial Times Mosca e Kiev nella giornata di ieri avrebbero fatto importanti progressi su una bozza di piano di pace di 15 punti, incluso un cessate il fuoco e un ritiro russo se Kiev dichiarerà la sua neutralità e accetterà limiti alle forze armate: il quotidiano economico cita tre fonti impegnate nei negoziati. L’accordo proposto, che è comparso sul tavolo nella sua interezza per la prima volta lunedì, preveder che Kiev rinunci alla Nato e non ospiti basi militari straniere. In cambio potrebbe richiedere la protezione di alleati quali Usa, Regno Unito o Turchia.

MOSCA: PER UCRAINA NEUTRALITÀ MODELLO SVEDESE O AUSTRIACO

In merito, secondo le fonti, la delegazione russa avrebbe ammesso: “L’Ucraina può essere un Paese neutrale, ma con un proprio esercito sul modello Svezia o Austria”. Dal canto suo l’Ucraina, ha spiegato il consigliere presidenziale Mikhailo Podolyak, chiede “garanzie di sicurezza assolute” contro la Russia mentre respinge l’idea di un modello di “neutralità svedese o austriaca” avanzata da Mosca. “L’Ucraina è ora in uno stato di guerra diretta con la Russia. Pertanto, il modello può essere solo ‘ucraino’ “, ha dichiarato Podolyak, anche tra i negoziatori al tavolo con Mosca, in un commento pubblicato dalla presidenza. Podolyak ha poi sottolineato che Kiev vuole “garanzie di sicurezza assoluta” contro la Russia, in cui i firmatari si impegnino a intervenire a fianco dell’Ucraina in caso di aggressione.

COS’È LA NEUTRALITÀ SVEDESE

Ma cosa si intende con neutralità di stampo svedese o austriaco? La Svezia si dichiarò neutrale quasi due secoli fa, nel 1834, ai tempi di Carlo XIV. È noto a tutti che nel 1941 lasciò transitare le forze tedesche sul proprio territorio consentendo loro di raggiungere Finaldia e Norvegia. Lo stato neutrale le consentì comunque anche di ospitare le persone in fuga dal nazifascismo.

Non c’è alcun trattato che sancisce lo status neutrale, sebbene proprio in quest’ultimo periodo si sia parlato spesso di un possibile ingresso della Svezia nella NATO. Secondo un sondaggio realizzato da Demoskop per il quotidiano Aftonbladet dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia,  il 51% degli svedesi sarebbe favorevole, mentre il 27% si dice contrario e il 22% indeciso.

A gennaio un medesim sondaggio dello stesso istituto riportava un 42% di favorevoli mentre il 37% era contrario. In merito, la premier socialdemocratica Magdalena Andersson, ha però dovuto ammettere: “Se facessimo il nostro ingresso ora, saremmo la causa di nuove destabilizzazioni in Europa”, facendo chiaro riferimento alle minacce di ritorsioni di Mosca. Contemporaneamente, la Svezia insiste da tempo affinché l’Ue si doti di un proprio esercito comune.

COS’È LA NEUTRALITÀ AUSTRIACA

Contrariamente alla neutralità svedese, quella austriaca discende invece da un trattato, siglato il 26 ottobre 1955, nel quale si stabiliva l’uscita di scena di Vienna, un tempo capitale di un impero,  dalle dispute internazionali. Anche in questo caso c’entrano i russi.

Qualche mese prima, il 15 aprile 1955, a Mosca, Unione Sovietica e Austria concordavano l’impegno di Vienna «a esercitare una neutralità permanente sul tipo di quella della Svizzera», che tra le righe significa che il Paese, in cambio della propria indipendenza (dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Austria era stata divisa in territori occupati da URSS, USA e GB), rifiutava di non aderire all’Alleanza atlantica.

 

 

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