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Dl Cultura, cosa cambia per le fondazioni lirico sinfoniche e per l’audiovisivo

Dl Cultura

Ecco cosa prevede il Dl Cultura, approvato in via definitiva. L’approfondimento di Manola Piras

Parlamento chiuso giusto in tempo per far approvare il Dl Cultura, che ha ricevuto il definitivo via libera della Camera con 139 sì, 109 astenuti e nessun voto contrario. Molte le novità contenute nel provvedimento: dalle norme a tutela dei lavoratori delle fondazioni lirico sinfoniche alla rimodulazione degli obblighi di programmazione e investimento in opere europee e italiane per i media audiovisivi, al commissario per gli Europei di calcio 2020 allo stanziamento di maggiori risorse a favore del Mibac per citarne solo alcune. “Il Dl Cultura è legge. Sono orgoglioso di questo risultato, perché questa legge, approvata oggi dal Parlamento, assicura eguali diritti e opportunità ai lavoratori dello spettacolo, restituisce dignità a danzatori, orchestrali, fonici, coristi e consente alle Fondazioni lirico-sinfoniche di assumere nuovo personale tramite concorso. Non accadeva da decenni” è stato il commento del ministro per i Beni e le attività culturali Alberto Bonisoli che ha rimarcato “l’introduzione, per la prima volta nell’ordinamento giuridico, del limite massimo di 36 mesi ai contratti a tempo determinato per i lavoratori dello spettacolo. Si tratta di una norma che pone un argine al precariato mettendo fine a decenni di abusi e discriminazioni – ha spiegato -. Il provvedimento, poi, disciplina le modalità che consentono alle Fondazioni liriche di assumere personale a tempo indeterminato tramite concorso”. Si tratta però solo del primo passo perché arriverà una “riforma organica delle Fondazioni lirico-sinfoniche” per cui “siamo già al lavoro. Il nostro obiettivo – ha detto Bonisoli – è rilanciare la Lirica italiana e avvicinare tanti giovani alla musica e al teatro”.

COSA PREVEDE IL DL CULTURA

FONDAZIONI LIRICO SINFONICHE

Il provvedimento innanzitutto punta a “risolvere l’annosa questione del personale precario delle Fondazioni Lirico Sinfoniche” come ha detto Bonisoli dopo il disco verde del Senato a fine luglio e prevede una disciplina speciale per la stipula, da parte delle fondazioni lirico-sinfoniche, di contratti di lavoro a tempo determinato oltre i limiti attuali di 24 mesi ma per non più di 36 mesi. La novità vale per le Fondazioni lirico sinfoniche, per i teatri di tradizione e per i soggetti finanziati dal Fondo unico per lo spettacolo che utilizzano il contratto collettivo nazionale delle fondazioni lirico-sinfoniche. In caso di violazione di queste norme il contratto non si trasforma a tempo indeterminato ma il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno.

Le fondazioni possono assumere più del 15% dell’organico a tempo determinato a copertura dei posti vacanti. In presenza di vacanze rispetto alla dotazione organica, hanno la possibilità di assumere a tempo indeterminato, con diritto di precedenza i candidati che risultino vincitori in procedure selettive per il reclutamento di lavoratori a tempo indeterminato bandite prima dalla stessa fondazione, alla data di entrata in vigore del decreto.

Unica modifica arrivata dalla Camera, il tetto del 50% alla quota di assunzioni a tempo indeterminato tramite concorso che le fondazioni possono effettuare fino al 31 dicembre 2021 tra il personale artistico e tecnico precario che abbia prestato servizio negli ultimi otto anni per almeno 18 mesi anche non continuativi.

AUDIOVISIVO

Modificati gli obblighi di programmazione e di investimento per la promozione delle opere europee ed italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi lineari e non lineari e prorogata l’applicazione della nuova disciplina dal 1° luglio 2019 al 1° gennaio 2020. Al momento l’obbligo di investimento in opere audiovisive europee recenti è fissato al 20% degli introiti netti annui in Italia. Il provvedimento abbassa la soglia al 15% che scenderà al 12,5% quando l’Agcom avrà emanato il decreto attuativo.

Rimodulato al ribasso pure l’aumento degli obblighi di investimento in opere europee riservato ai fornitori di servizi di media audiovisivi lineari ed eliminati gli aumenti degli obblighi di programmazione, per i fornitori di servizi di media audiovisivi lineari, riservati alle opere europee. Prevista invece una crescita dal 10% al 15% per la soglia di oscillazione massima consentita, relativa al mancato raggiungimento degli obblighi di programmazione e di investimento per le televisioni e le tv on demand, che comunque dovrà essere recuperata nell’anno successivo.

Nel dl Cultura si dà il via libera alla norma per permettere l’insediamento della commissione per la classificazione delle opere cinematografiche, attraverso una rimodulazione dei suoi componenti e viene rimodulato il riparto del Fondo per il cinema e l’audiovisivo, relativo ai contributi selettivi e contributi alle attività e alle iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva che non potrà essere inferiore – rispettivamente – al 10% e superiore al 15% del Fondo.

MIBAC

Spazio poi allo stanziamento di circa 15,4 milioni per l’anno in corso in modo da assicurare lo svolgimento dei servizi generali di supporto alle attività del ministero per i Beni e le Attività culturali e delle sue strutture periferiche. Inoltre, arrivano 19,4 milioni annui, per il biennio 2019-2020, per il recupero e la conservazione dei beni culturali, archeologici, storici, artistici, archivistici e librari, e pure per interventi di restauro paesaggistico e per attività culturali.

EDITORIA

Il provvedimento assicura inoltre una copertura stabile al credito d’imposta sugli investimenti incrementali pubblicitari in editoria nella misura unica del 75% cui si provvede – a partire dal 2019 – tramite l’utilizzo del Fondo per il pluralismo e l’informazione. Il tetto di spesa verrà stabilito ogni anno da un decreto della Presidenza del Consiglio.

Novità anche per la Card Cultura per i diciottenni: ora si può adoperare per l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, musica registrata, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali, corsi di musica, di teatro o di lingua straniera ma si aggiungono i prodotti di editoria audiovisiva.

COMMISSARIO PER EUROPEI CALCIO ROMA 2020

In arrivo un commissario straordinario per realizzare gli interventi necessari nell’ambito delle partite del campionato europeo di calcio del 2020 che si svolgeranno a Roma. Il commissario può essere nominato da Roma Capitale e si occupa delle procedure per la realizzazione dei lavori e per l’acquisizione di servizi e forniture. Tra le sue funzioni quelle di predisporre e approvare il piano degli interventi, applicare riduzioni di termini temporali previste da alcune disposizioni del Codice degli appalti e fare ricorso alla procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara.

ALTRE DISPOSIZIONI

Tra le altre norme presenti nel decreto, che diventerà presto legge, la possibilità di installare sistemi di videosorveglianza in chiave antipirateria nei locali adibiti a pubblico spettacolo, sulla base di una specifica autorizzazione del Garante per la protezione dei dati personali. I dati forniti dalle telecamere dovranno essere conservati per non più di 30 giorni mentre l’accesso alle registrazioni è vietato fatta eccezione di iniziative della polizia giudiziaria o del pubblico ministero.

Niente più ticket nominativi per gli spettacoli viaggianti, come i parchi divertimento, e proroga al 31 dicembre 2019 per i termini di adeguamento delle strutture adibite a servizi scolastici e ad asili nido alla normativa antincendio.

Infine, lo Stato si fa carico dei debiti degli Istituti superiori musicali non statali e delle Accademie non statali di belle arti – interessati al processo di statizzazione – che hanno come finanziatori enti locali per i quali sia stato dichiarato il dissesto finanziario. Il limite di spesa per il 2019 è fissato a 4 milioni di euro.

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