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Elezioni 2022, tutto quello che c’è da sapere sui collegi per il 25 settembre

Politica Elezioni Forza Italia

I collegi più grandi (e più pesanti per le elezioni), la nuova geografia dei seggi e le città più influenti 

Si vota con la stessa legge elettorale del 2018, ma il 25 settembre 2022 eleggeremo meno parlamentari di quanto fatto 4 anni fa:  400 deputati e 200 senatori. Una riduzione che è pesata sulle alleanze e, soprattutto, sulle liste dei candidati. La riduzione del numero dei parlamentari ha reso necessario un ampliamento della dimensione dei collegi rispetto a quella di quattro anni fa.

L’Importanza dei collegi uninominali

Rivestono un ruolo di primo piano, dunque, i collegi uninominali, in cui ’unico seggio in palio il candidato che prende un voto più degli altri. In questo modo si decideranno, in tutto, 221 seggi: 147 alla Camera e 74 al Senato, per il 37% dei posti totali, decisivi, almeno nella teoria, per la formazione di una maggioranza parlamentare.

I collegi più grandi

Per la Camera, due dei collegi più ampi, ovvero dove la densità abitativa è particolarmente elevata, sono a Napoli: Quartiere 7 – San Carlo all’Arena (489mila abitanti) e il Quartiere 19 – Fuorigrotta (472mila). Secondo per grandezza, il collegio di Bari, con 481mila abitanti.

Per il Senato, invece, bisogna salire a Venezia per trovare il collegio più ampio, grazie ad una popolazione di 1 milione e 89mila persone. Seguono il Municipio XIV di Roma, stessi abitanti, e Reggio Calabria (1 milione e 74mila). Collegio importante per Palazzo Madama anche quello di Bologna (1 milione e 39mila).

Il peso delle grandi città

Sempre a causa della rimodulazione, cambia anche il peso delle grandi città. Da queste, infatti, dipenderà il 16% dei seggi uninominali alla Camera (24 su 147) e il 24% di quelli al Senato (18 su 74).

Di fatto per eleggere un deputato sono necessari circa 300-400mila abitanti: di quei 24, ben 14 saranno espressione del Comune o di una sua porzione. Facendo qualche calcolo, Roma potrà eleggere per sei deputati, mentre Milano 3. Due per Napoli e due Torino, mentre le altre come Firenze e Palermo ne eleggeranno solo uno.

Il senato e le circoscrizioni più ampie

Situazione diversa, invece, per palazzo Madama, dove i senatori vengono eletti su base regionale e dove i collegi puramente a sfida cittadina sono ancora meno numerosi. Avremo solo sei senatori su 18 eletti realmente con il contributo della popolazione delle Grandi città.

I seggi pluri-comunali

Sono ben 93, infatti, i seggi in cui si incrociano i voti di diversi Comuni da decine di migliaia di abitanti. Ben 86, invece, i seggi in cui c’è una città prevalente su decine di Comuni più piccoli. Ci sono seggi, anche per la Camera, in cui a decidere le sorti dei candidati sono addirittura i voti di ben due capoluoghi di provincia.

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