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Eurostat, il 63% delle famiglie italiane fatica ad arrivare a fine mese

Spesa Famiglie Ue Italia 2022 Dati Eurostat

La media del Continente, secondo l’Istituto di statistica UE, è al 45,5%. I numeri Eurostat sono relativi al 2022

“La divisione per Paesi – mettono in evidenza dall’Ufficio di Statistica dell’Unione europea – mostra come la percentuale di famiglie che dichiara almeno qualche difficoltà a far quadrare i conti varia da meno di un quarto in Svezia, Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Lussemburgo all’80,3 per cento in Bulgaria e all’89,6 in Grecia”. Tra gli Stati membri dell’Unione la situazione migliore risulta essere quella dove il dato Eurostat si attesta al di sotto del 25% (ossia Svezia, Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Lussemburgo). Al lato opposto troviamo l’80,3% delle famiglie in Bulgaria e l’89,6% di quelle greche.

LA BRUTTA PERFORMANCE DELL’ITALIA

L’Italia, ottenendo una performance peggiore di Francia, Polonia, Spagna ma anche di Portogallo e Paesi Baltici, si ritrova quindi – unica tra le grandi economie (è la terza per importanza) comunitarie – classificata tra i Paesi con il più alto tasso di famiglie che faticano a far quadrare i conti.

Anche sotto il profilo della povertà siamo più indietro rispetto a gran parte dei Paesi Ue: a rischio di povertà e di esclusione sociale in Italia sono il 26% delle donne e il 22% degli uomini, contro una media europea rispettivamente del 22,7% e del 20,4%. A rincarare la dose – appena due giorni fa – la certificazione di come l’Italia abbia fatto passi indietro rispetto alla lotta contro la povertà e le disuguaglianze contenuta nel rapporto ASviS (Alleanza per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile – nata il 3 febbraio del 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni, la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile): per il nostro Paese sarà molto difficile raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, compresi quelli climatici e ambientali.

PERCHE’ LE FAMIGLIE NON ARRIVANO A FINE MESE: I DATI EUROSTAT

Il dato, spiegano da Eurostat, tiene conto di sei valori nella capacità delle famiglie di arrivare a fine mese (da “molto facilmente” a “con grandi difficoltà”). A livello europeo, si evince dal rapporto, tra il 2021 e il 2022, la percentuale di famiglie in grado di arrivare a fine mese molto facilmente o facilmente è diminuita, passando dal 27,3 al 24,1 per cento mentre – all’altro estremo della gamma – la percentuale di famiglie che incontra grandi difficoltà ad arrivare a fine mese è leggermente diminuita, passando dal 7 al 6,8 per cento.

Tra questi due estremi, la quota di famiglie che riesce ad arrivare a fine mese abbastanza facilmente è aumentata dal 29,6 al 30,3 per cento, mentre al contempo la quota di famiglie che dichiara di aver avuto una qualche difficoltà e difficoltà nel complesso della gestione del bilancio familiare è aumentata dal 36 al 38,7 per cento. Questa tendenza evidenzia una crescente pressione economica su molte famiglie viventi negli Stati che compongono l’Unione europea, dovuta ad un aumento dei prezzi dei beni di consumo conseguente ad una perversa combinazione di fattori tra cui spiccano i focolai di guerre vieppiù accendentesi nel Mondo; le rivalità nei confronti dei Paesi costituenti il c.d. “Occidente complessivo” manifestate da parte dei Paesi che si riconoscono all’interno dell’acronimo BRICS (Cina, Russia, India, Brasile, Sud-Africa, cui a far data dal prossimo 01.01.2024 si aggregheranno Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti), come pure da parte dei Paesi costituenti il c.d. “Gruppo di Shangai”, ovvero: Cina, India, Kazakhstan, Kirghizistan, Pakistan, Russia, Tagikistan e Uzbekistan, Iran quali membri effettivi; Bahrein, Kuwait, Maldive, Myanmar ed Emirati Arabi Uniti quali partner di dialogo, come pure Arabia Saudita, Armenia, Azerbaigian, Cambogia, Egitto, Nepal, Qatar, Sri Lanka e Turchia; infine la Bielorussia, Paese osservatore, ha firmato il memorandum d’intesa sugli obblighi dell’adesione;
i perduranti effetti perversi conseguenti alla pandemia di COVID-19.

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COME OPERA L’EUROSTAT

EUROSTAT: è l’ufficio statistico dell’Unione Europea, il cui compito è fornire statistiche e dati di alta qualità sull’Europa. Inoltre, Eurostat coordina le attività statistiche a livello dell’Unione e più in particolare all’interno della Commissione. Eurostat produce statistiche europee in collaborazione con gli istituti nazionali di statistica e altre autorità nazionali negli Stati membri dell’UE. Questo partenariato è noto come Sistema Statistico Europeo (ESS), e comprende anche le autorità statistiche dei paesi dello Spazio economico europeo (SEE) e della Svizzera.

Essendo una delle direzioni generali della Commissione europea, Eurostat è guidata da un direttore generale e un vicedirettore generale.
Le sette direzioni responsabili delle attività di Eurostat sono organizzate come segue:

Risorse
Norme; Diffusione; Cooperazione nel sistema statistico europeo
Statistiche macroeconomiche
Statistiche sulla finanza pubblica (GFS)
Statistiche settoriali e regionali
Statistiche sociali
Statistiche aziendali e commerciali

 

Pubblicato su Elezioni e sistemi elettorali nel mondo

 

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