Francesca Ferri, chi è la consigliera comunale arrestata a Bari

Francesca Ferri, avvocato e consigliera comunale del comune di Bari, è agli arresti domiciliari. Cosa c’è da sapere 

Presunto scambio elettorale politico-mafioso per le elezioni amministrative di Bari e di Valenzano del 2019. Queste le accuse per cui sono stati arrestati Francesca Ferri, consigliera comunale di Bari per Italia Popolare e Nicola Canonico, imprenditore e presidente del Foggia calcio e già consigliere pugliese e comunale a Bari.

L’indagine

Le misure rientrano in una più vasta operazione avviata nell’ambito di una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo pugliese, che ha fatto finire 17 persone in carcere, oltre a Ferri e Canonico ai domiciliari.  L’operazione viene condotta dalla guardia di finanza, polizia e carabinieri nelle provincie di Bari, Palermo e Taranto e i reati contestati sono associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.

L’inchiesta è stata nominata “Valenza”, e prende le mosse dalle indagini svolte per lo scioglimento del Comune di Valenzano, ed è coordinata dai pm Fabio Buquicchio e Michele Ruggiero. Le ordinanze sono firmate dal gip Rossana De Cristofaro.

Francesca Ferri

La Ferri, classe 1978, barese doc nonostante le origini valenzanesi, è un avvocato. Impegnata nel sociale e nel volontariato, negli scorsi anni, insieme al compagno Filippo Dentamaro, esperto nel settore sanitario, ha dato vita ad un progetto (Ortopedia del benessere) in cui ha scelto solo collaboratrici donne e per il quale punta ad una espansione nazionale.

Nelle elezioni comunali della città di Bari, Nicola Canonico era il referente della lista del centrodestra in cui successivamente è stata eletta la Ferri. La donna, dopo l’elezioni, era poi passata con la maggioranza. Il partito politico di Francesca Ferri è Italia Popolare, di cui è anche capogruppo.