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I 5 Stelle si sono estinti nel Lazio. Caduta l’amministrazione di Adriano Zuccalà

Nella regione Lazio nessun comune è a guida 5Stelle. Caduto anche il sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà 

L’ultimo baluardo dei 5 stelle nel Lazio cade: anche a Pomezia, dopo che quattro consiglieri comunali avevano formato un gruppo autonomo, è arrivata la sfiducia al sindaco pentastellato.

Si andrà verso nuove elezioni, tra non pochi problemi. Andiamo per gradi.

Cosa è accaduto a Pomezia

Per comprendere bisogna fare un passo indietro. Un mese fa quattro consiglieri comunali avevano abbandonato la maggioranza per dare vita ad un gruppo autonomo, “Pomezia attiva”, passando all’opposizione. Nelle scorse ore, dopo uno scontro su un progetto urbanistico, sé arrivata la sfiducia: tredici consiglieri comunali hanno dato le dimissioni e il primo cittadino Adriano Zuccalà è stato costretto a lasciare il Palazzo.

Niente stelle nei comuni laziali

E’ la caduta dell’ultima roccaforte dei pentastellati nel Lazio: in nove anni il Movimento 5 Stelle è scomparso da tutti i Comuni della regione. Nessuna amministrazione, per dirlo con altre parole, è a guida grillina.

Un duro colpo ai pentastellati, dal momento che Pomezia, dopo Parma, era stata la prima grande amministrazione conquistata dai seguaci di Beppe Grillo, grazie a Fabio Fucci, ex sindaco pentastellato che, dopo non essere stato ripresentato alle elezioni con il partito di Grillo (secondo mandato), nel 2019 è passato nei ranghi della Lega.

I commenti

Ed è proprio Fucci, insieme al coordinatore cittadino Tony Bruognolo a commentare la caduta di Zuccalà: “E’ stato uno stillicidio ma finalmente possiamo dichiarare conclusa l’amministrazione farsa guidata da Zuccalà. Oggi è arrivata la sfiducia definitiva dopo che in quattro anni diversi consiglieri avevano abbandonato la maggioranza”.

“La fine anticipata della giunta M5Stelle di Pomezia è l’ennesima dimostrazione della scarsa attitudine al governo del M5Stelle. Vista la disfatta in tutto il territorio e le critiche che arrivano dall’ex alleato Pd, sarebbe opportuno che anche in Regione Lazio si staccasse la spina alla coalizione rosso-gialla”, affermano Fabrizio Ghera capogruppo in Regione Lazio e Pietro Matarese consigliere comunale, di Fratelli d’Italia.

Il M5S, invece, punta il dito contro i 4 consiglieri che sono passati all’opposizione: “I quattro fuoriusciti dal Movimento 5 Stette che hanno provocato la fine di un’Amministrazione virtuosa, alleandosi con centro-destra e Partito Democratico. Lo hanno fatto nel peggiore dei modi: nelle segrete stanze di un notaio, senza passare attraverso il confronto democratico in Consiglio comunale”, commentano dal Gruppo regionale.

Verso nuove elezioni

Si andrà verso nuove elezioni, ma non mancheranno i problemi, in particolare per il centrodestra. “L’ex sindaco Fucci, scelto come capo della Lega a Pomezia dall’ex sottosegretario Claudio Durigon, dopo Ferragosto ha ottenuto l’archiviazione dell’inchiesta aperta a suo carico sul disastroso incendio dell’azienda di rifiuti “ Eco X”, da cui nel 2017 si sprigionò una nube tossica che per giorni minacciò Roma. Il sostituto procuratore Luigi Paoletti, ritenendo che da parte dell’allora primo cittadino vi sia stata «grave negligenza» ,ma non dolo, ha però specificato che trasmetterà gli atti alla Procura regionale della Corte dei Conti, «in relazione al danno erariale arrecato al Comune di Pomezia e allo Stato» , e che lo farà «fermi restando eventuali profili di responsabilità da far valere nelle opportune sedi civilistiche». Fucci rischia così una stangata e un delicato contenzioso con il Comune. A sinistra invece sembra voler tornare in campo anche chi in passato è stato indicato in un’inchiesta antimafia come legato al clan Fragalà, ma il Pd assicura una campagna elettorale all’insegna del vero rinnovamento!”, scrive Repubblica.

 

 

 

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