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Il ministro Guerini riarma l’Italia (anche a Camere sciolte)

Sicurezza Repubblica, Guerini Nuovo Presidente Del Copasir

Cosa scrive l’Osservatorio Milex sul riarmo dell’Italia deciso da Guerini ad agosto

Sono stati spesi oltre 12 miliardi di euro per il riarmo dell’Italia e altri diversi miliardi saranno spesi prossimamente. A dirlo sono i dati dell’Osservatorio Milex, che riporta le spese militari italiane.

La denuncia di Milex

Dallo scioglimento delle Camere, avvenuto il 21 luglio scorso, il ministro della Difesa Guerini ha sottoposto all’esame del Parlamento, riporta Milex “oltre venti programmi di riarmo, per un investimento totale pluriennale per le prime fasi confermate che supera i 12,5 miliardi di euro”.

Spese fino a 22 miliardi

Le spese cresceranno ancora, in realtà. “L’onere complessivo delle successive fasi dei programmi già prefigurate ma non ancora sottoposte a voto – spiega l’Osservatorio – potrebbe superare i 22 miliardi di euro nel corso degli anni di vita dei vari progetti. Queste decisioni, che impegnano fondi su futuri vari Bilanci dello Stato, sono proposte e discusse con un Esecutivo che dovrebbe solo garantire il “disbrigo degli affari correnti”, in attesa di nuove elezioni”.

I programmi di riarmo approvati

Sono cinque i programmi presentati al Parlamento il 26 luglio e approvati velocemente (ed all’unanimità) dalle Commissioni Difesa di Senato e Camera rispettivamente il 2 e 3 agosto: scudo antimissile, armamento droni Predator, elicotteri Carabinieri, sistemi di ricognizione aerea, razzi anticarro. Questi prevedono una spesa complessiva pluriennale di quasi un miliardo.

I programmi da discutere

Altri sei programmi (nuovi pattugliatori e cacciamine della Marina, ammodernamento degli elicotteri per la Marina, missili antiaerei, ammodernamento di cacciatorpedinieri per la Marina e carri armati per l’Esercito) per una spesa complessiva pluriennale di oltre 6 miliardi sono stati presentati dal Ministero tra il 3 e il 10 agosto e calendarizzati per l’esame in commissione Difesa della Camera a partire dall’8 settembre.

E ancora altri 10 programmi (elicotteri d’addestramento, gestione droni, navi anfibie per la Marina, radiotrasmissioni, satelliti spia, bazooka, un sistema di piattaforma stratosferica, droni di sorveglianza, potenziamento di capacità per brigata tattica, nuovi carri armati leggeri) “per una spesa totale pluriennale di oltre 5,5 miliardi sono infine stati inviati al Parlamento dal Ministro Guerini il 1 settembre, solo pochi giorni fa. Non è chiaro se le competenti Commissioni parlamentari arriveranno a calendarizzare i pareri (obbligatori) su questi atti del Governo nei pochi giorni di vita ancora rimanenti della XVIII Legislatura”, scrive Milex.

 

 

 

 

 

 

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