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Olimpiadi 2026, ecco il ritorno economico per l’Italia

Legge Olimpica

L’articolo di Giulia Palocci per i-Com su quanto valgono le Olimpiadi 2026, ricadute da 4 miliardi e mezzo di euro

Ammontano a quattro miliardi e mezzo di euro le ricadute economiche che le Olimpiadi del 2026 produrranno sui territori di Lombardia e Veneto, dopo l’assegnazione dei giochi invernali al progetto Milano-Cortina. E’ quanto emerge da tre differenti studi condotti dall’università Sapienza di Roma, dalla Bocconi di Milano e dalla Ca’ Foscari di Venezia che, al netto degli investimenti per la realizzazione del grande evento, calcolano i benefici economici di cui Lombardia e Veneto beneficeranno grazie all’appuntamento.

È arrivata lunedì la notizia che gli italiani aspettavano: dopo il testa a testa con la Svezia, con 47 voti a favore (e 34 contrari), per la terza volta l’Italia tornerà a ospitare i giochi olimpici invernali (la prima era stata Cortina ’56 e la seconda Torino 2006). Una grande occasione dunque per il nostro Paese, non solo dal punto di vista sportivo ma anche sotto il profilo economico.

IL CONTO

Il profilo finanziario del dossier Milano-Cortina rappresenta certamente uno dei motivi chiave dell’assegnazione all’Italia delle Olimpiadi invernali 2026 (qui il testo del progetto Milano-Cortina). Il bilancio elaborato dai tecnici italiani prevede lo stanziamento di oltre un miliardo e trecentomila euro per la gestione, di cui novecento milioni saranno stanziati dallo stesso comitato mentre la restante parte dalle regioni Lombardia e Veneto e dalle province autonome di Trento e Bolzano. Nello specifico la prima contribuirà con lo stanziamento di 211 milioni di euro mentre il Veneto e le due province autonome con 130 milioni ciascuno. Ci sono poi altri 340 milioni, una somma prevista nel piano di investimento per la realizzazione delle infrastrutture e delle strade di collegamento e per il potenziamento di quelle già esistenti.

LE RICADUTE ECONOMICHE

L’assegnazione delle Olimpiadi invernali all’Italia porta con sé molte aspettative: non solo dal punto di vista del turismo, ma anche a proposito degli effetti sull’occupazione. Giornalisti, spettatori, tifosi, appassionati di sport o semplicemente turisti da tutto il mondo affolleranno le strade di Milano e gli impianti di Cortina. Si prevede che solo dalla vendita dei biglietti si guadagneranno 234 milioni di euro. Secondo alcune stime, i primi segnali di crescita del prodotto interno lordo e dei posti di lavoro saranno visibili già dal prossimo anno. Lo confermano le indagini condotte finora, nonostante i pareri discordanti sui numeri effettivi della crescita del pil e del mercato occupazionale. Tra tutti, il rapporto commissionato dal governo all’università La Sapienza di Roma stima che saranno complessivamente oltre 8.500 i posti di lavoro e poco meno di due miliardi e mezzo il valore aggiunto per il nostro Paese. Ma ci sono anche altri studi che ipotizzano numeri ancora maggiori.

QUELLO CHE RESTERÀ SUL TERRITORIO

Si prospetta una lunga stagione di investimenti per Lombardia e Veneto. E pure un impatto economico rilevante, pari a circa quattro miliardi e mezzo di euro (quasi tre miliardi alla regione presieduta da Attilio Fontana e circa un miliardo e mezzo per Veneto e Trentino Alto Adige). Infrastrutture, strade, riqualificazione urbana sono solo alcuni degli interventi previsti in occasione dell’appuntamento sportivo del 2026 (qui un nostro articolo sul tema della riqualificazione delle aree urbane). Nella città di Milano sarà costruito ex novo il “Pala Italia” nel quartiere di Santa Giulia, un impianto dedicato all’hockey che potrà ospitare, già dal 2023, 15.000 spettatori. Un secondo palazzetto dedicato sempre all’hockey è la “Milano Hockey Arena” che, interamente finanziata da capitali privati, sarà operativa a partire dallo stesso anno. Grande attesa anche per la realizzazione del Villaggio olimpico, uno spazio di oltre 18 ettari che ospiterà gli atleti in gara. Secondo le prime indiscrezioni avrà un costo di quasi cento milioni di euro, di cui circa l’80% verrà stanziato da privati.

Conclusi i giochi nel 2026, i 1.100 posti letto a disposizione saranno convertiti in residenze per studenti universitari. Anche Cortina si prepara ad accogliere numerosi stanziamenti: con 365 milioni di euro già investiti per i mondiali di sci alpino del 2020-2021 – che sono serviti per la riqualificazione urbana e degli impianti sciistici – è previsto l’arrivo di oltre trenta milioni – finanziati dalla regione – per l’ammodernamento delle strutture alberghiere entro il 2026. E poi ci sono i capitali privati, che ancora devono arrivare.

 

Articolo pubblicato da i-com.it

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