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Quale sarà il futuro post Covid dei concerti?

Concerti

Torneremo ad andare ai concerti come facevamo prima del Covid o continueremo ad avventurarci ‘fuori’ rimanendo a casa?

Il Covid ha colpito duramente il mondo e l’industria musicale, che era in forte ascesa negli ultimi anni, lo sa bene. Mentre i servizi di streaming hanno incrementato il numero di utenti per tutto il 2020, i locali di musica dal vivo sono praticamente scomparsi per la salute e la sicurezza di tutti.

Oltre ai gestori dei locali, a farne le spese sono la maggior parte degli artisti che si guadagna da vivere esibendosi davanti a un pubblico. A causa di questa perdita di entrate e dell’annullamento di eventi e concerti, gli artisti e le etichette hanno immaginato alcune alternative che non si esclude possano durare nel tempo finché non sarà – e non ci sentiremo – al sicuro nel tornare a partecipare a un concerto dal vivo.

I CONCERTI VIRTUALI

Gli artisti indie che sopravvivono con i locali dal vivo si sono rivolti a piattaforme come Patreon per raccogliere fondi e suonare concerti privati al loro pubblico.

Ma anche star come Dua Lipa hanno visto un grande successo con i concerti virtuali. Il suo livestream del 27 novembre 2020, prodotto da Studio 2054, pare sia costato più di 1,5 milioni di dollari. Anche se non si conoscono le entrate prodotte, sono stati venduti ben 284.000 biglietti in tutto il mondo per l’evento.

concerti virtuali

SIAMO PRONTI PER TORNARE AI CONCERTI?

Dai dati raccolti da Performance Research è emerso che l’85% degli intervistati avrebbe avuto bisogno di tempo per ricominciare a partecipare ai concerti dal vivo una volta ripresi. Solo il 33% delle persone si è dichiarato propenso ad andare ai concerti al chiuso dopo la pandemia e il 26% ha detto lo stesso dei concerti all’aperto.

Numeri che preoccupano l’industria musicale che però vede nei concerti ibridi un modo per tranquillizzare e far riavvicinare il pubblico in vista della ripresa. Tuttavia, gli addetti ai lavori pensano che lo streaming dal vivo dei grandi concerti continuerà anche in futuro.

PAROLA DELL’ANNO: PHYGITAL

Il 2021, così come lo è stato in parte il 2020, è stato sicuramente un anno ‘phygital’, ovvero un ibrido tra mondo fisico e virtuale che è stato applicato in vari ambiti, dalle pause caffè tra chi era in ufficio e chi a lavorare da remoto, passando per le lezioni di yoga o fitness tenute da trainer in diretta streaming.

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