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Quota 100 tocca quota 1000 richieste per la pensione nel primo giorno. Ecco le prime reazioni

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Numeri e commenti del primo giorno di Quota 100, tra le domande arrivate, il giubilo di Salvini e qualche perplessità dei sindacati

Da ieri è entrato in vigore il “decretone” che ha introdotto due delle misure fulcro del governo gialloverde: la Quota 100 per le pensioni e il reddito di cittadinanza. Ecco i numeri e i commenti del primo giorno della misura.

COME PRESENTARE LA DOMANDA PER LA QUOTA 100

Ieri l’Inps ha reso disponibile il servizio di acquisizione delle domande online per la pensione “quota 100” e nel primo giorno è stata raggiunta “quota 1000” richieste. Ci sono diverse modalità per presentare la domanda. I cittadini in possesso delle credenziali di accesso (PIN rilasciato dall’Istituto, SPID o Carta nazionale dei servizi) possono compilare e inviare la domanda telematica di accesso alla pensione disponibile fra i servizi on line, sul sito www.inps.it, nella sezione “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”.

Una volta effettuato l’accesso e scelta l’opzione “NUOVA DOMANDA” nel menù di sinistra, occorre selezionare in sequenza: per la pensione c.d. quota 100: “Pensione di anzianità/vecchiaia” – “Pensione di anzianità/anticipata” – “Requisito quota 100”; per la pensione anticipata: “Pensione di anzianità/vecchiaia” – “Pensione di anzianità/anticipata” – “Ordinaria”; per la pensione anticipata c.d. opzione donna: “Pensione di anzianità/vecchiaia” – “Pensione di anzianità/anticipata” – “Contributivo sperimentale lavoratrici”. Devono infine essere selezionati, in tutti e tre i casi, il Fondo e la Gestione di liquidazione.

La modalità di presentazione delle domande è utilizzabile da parte dei lavoratori iscritti alle Gestioni private, alla Gestione pubblica e alla Gestione spettacolo e sport, anche al fine di chiedere, per la pensione quota 100, il cumulo dei periodi assicurativi. La domanda può essere presentata anche per il tramite dei Patronati e degli altri soggetti abilitati alla intermediazione delle istanze di servizio all’Inps oppure, in alternativa, può essere presentata utilizzando i servizi del Contact center.

SALVINI: “PARTENZA COL BOTTO”

“Mille domande il primo giorno per andare in pensione con Quota 100, partenza col botto!” Commenta così sui social Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno,  l’esordio della misura. “Sono felice! Sono stati quasi otto mesi di lavoro entusiasmante, faticoso, con tanti amici nel Paese e qualche avversario nei salotti buoni.
Questa è solo la prima di cinque manovre che puntano tutto sugli italiani, obiettivo finale: quota 41.
#StopFornero – www.quota100.net”.

QUOTA 100 NON SUPERA RIFORMA FORNERO: PAROLA DI CGIL

Ma sullo #StopFornero esaltato dal vicepremier è già intervenuta la Cgil. L’ufficio della sigla sindacale che si occupa di previdenza pubblica ha diffuso un’analisi dettagliata delle misure previdenziali varate dal governo Lega-Cinque Stelle. “Quota 100 non è assolutamente il superamento della riforma Fornero, nonostante le tante promesse in campagna elettorale” è il giudizio critico della Cgil estrapolato dalla nota. “Quota 100 sarà una possibilità in più di pensionamento, per coloro che potranno perfezionare prima dei 42anni e 10mesi (41anni e 10 mesi per le donne) o dei 67 anni di età, almeno 62anni di età e 38 di contribuzione. Si tratta di una misura sperimentale che durerà solo nel prossimo triennio, sino al 31.12.2021. Uno strumento che rischia quindi di non essere più presente nel nostro ordinamento a partire dal 1.01.2022, non utilizzabile per tutti coloro che sono nati dopo il 31.12.1959. Un’operazione ancora una volta che introduce nel nostro sistema differenze importanti come aveva già fatto la riforma Fornero”.

I PROSSIMI STEP

Affinché la misura Quota 100 diventi operativa so richiesti comunque otto provvedimenti attuativi. In particolare, due provvedimenti sono attesi entro 60 giorni dalla conversione del decreto, per regolare l’anticipo del trattamento di fine servizio (Tfs) dei dipendenti pubblici che lasceranno il lavoro. Si tratta di un’intesa tra ministeri del Lavoro, dell’Economia, della Pubblica Amministrazione e Abi per il finanziamento bancario e di un Decreto del Presidente del Consiglio (Dpcm) con le modalità attuative.

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