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Sorpresa (o forse no): con Meloni al governo gli sbarchi sono aumentati

I numeri ufficiali smontano la vecchia narrazione della destra: il quadro 

Con il Governo Meloni, i migranti sbarcati in Italia sono circa centomila e in generale i numeri sono ben più alti degli anni del passato recente.

Tutti i dettagli.

LA SITUAZIONE MIGRANTI: I NUMERI

Come notificato quotidianamente dal Viminale, ad oggi da inizio 2023 l’Italia ha registrato l’arrivo di 73.865 migranti. Una cifra ben più alta rispetto al totale segnato (sempre in sette mesi) nel 2021 (24.606) e nel 2022 (31.671).

Guardando le corrispondenze con lo scorso anno. e con il 2021 ma con i dati su 12 mesi, nel 2021 si registrarono in totale 67.477 arrivi, nell’anno successivo 105.131 e ad oggi appunto siamo già a 73.865.

Dal punto di vista dei minori, invece, ecco i numeri a confronto per l’ultimo triennio: Anno 2021 – 10.053; Anno 2022 – 14.044; Anno 2023 – 7.267.

I PAESI DI PROVENIENZA PRINCIPALI

Guardando ai Paesi di maggior provenienza, nel 2023 in testa troviamo la Costa d’Avorio con 9.038 arrivi (al 13 luglio), seguita da Guinea ed Egitto (8.470; 7.631)

SMONTATA, DEFINITIVAMENTE, LA NARRAZIONE?

Questo quadro non può che condurre a delle analisi sull’approccio al tema migratorio portato avanti in Italia dalla politica in generale (che tende a strumentalizzare) ma in particolare dai partiti oggi al governo.

“Un mondo in rapida trasformazione in preda a problemi globali irrisolti non può essere interpretato con schemi semplicistici”, commenta Il Foglio in un editoriale.

“Sarebbe utile, forse persino necessario, che dalla scelta pratica si facessero discendere anche le concezioni politiche e il discorso pubblico”, continua l’editoriale. Che invita poi a “mettere un freno all’allarmismo sull’immigrazione”.

IL VERO RUOLO DELLE ONG: NUMERI E FATTI

Anche riguardo la narrazione sulle Ong, spiega Matteo Villa dell’Ispi (che sul tema aggiorna costantemente una dashboard molto chiara), il loro ruolo è minimo eppure si assiste a attacchi che farebbero pensare a chissà quale protagonismo.

Come racconta Luca Gambardella sul quotidiano diretto da Claudio Cerasa, “il governo che fletteva i muscoli con annunci roboanti su fantascientifici blocchi navali, l’illusione delle zero partenze, con la tolleranza zero verso le ong e che rivendicava i porti chiusi, ha finito per chiedere aiuto alle stesse ong per salvare i migranti in mare”. Avete capito bene: sei salvataggi richiesti dai porti della nostra “Nazione”, dalla Guardia Costiera, ad una delle Ong più osteggiate da Matteo Salvini e non solo: Open Arms.

Insomma, un’altra sorpresa di questo esecutivo. Che già in Ue sta dimostrando un’aria ben più continentale di quanto non paventasse in passato (anche se la Lega prova ancora a fare la pecora nera). Succede quando a parlare non sono promesse o slogan ma fatti e numeri.

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