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Tav, per analisi costi-benefici valutazione negativa per 7-8 miliardi
Alta tensione nel governo, Di Maio diserta il vertice. Ecco il testo integrale dell’analisi costi-benefici su Tav
La Tav ha un valore netto economico negativo di 5,7 miliardi di euro, al netto del ripristino delle opere già realizzate. È quanto stabilisce l’analisi costi-benefici redatta dalla commissione del governo sull’opera.
UNA PERDITA DA 7 MILIARDI
“Considerato che i costi attualizzati di investimento ‘a finire’ e gestione dell’opera assommano a 7,9 miliardi, il ‘valore attuale netto economico’ ossia la perdita di benessere (differenza tra costi sostenuti e benefici conseguiti) conseguente alla realizzazione dell’opera risulta pari a 7 miliardi”, si legge in un passaggio della relazione.
“A tale valore – prosegue l’analisi – devono essere sottratti i costi di ripristino delle opere realizzate finora (messa in sicurezza delle gallerie e rinaturalizzazione dei siti) stimati pari a 347 milioni e quelli della messa in sicurezza della linea storica che, a seconda degli scenari di traffico che si intenderà considerare, potrà essere garantita con interventi a basso impatto economico ovvero con altri di maggiore rilievo, da definirsi a seguito di una specifica analisi del rischio nonché dei benefici attesi, per un ammontare massimo di 1,5 miliardi. Al netto di tali costi, il Valore attuale netto economico (Vane) risulterebbe pari a -5,7 miliardi”.
REDDITIVITÀ NEGATIVA PER TAV
Dunque “l’analisi condotta mostra come, assumendo come dati di input relativamente alla crescita dei flussi di merce e dei passeggeri e agli effetti di cambio modale quelli non verosimili contenuti nell’analisi costi-benefici redatta nell’anno 2011, il progetto presenta una redditività fortemente negativa”.
Sulla Tav e su altre questioni nel governo le acque sono molto agitate. Un vertice convocato ieri sera dal premier Giuseppe Conte con i vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio è saltato all’improvviso ed è stato aggiornata perché il ministro per lo Sviluppo economico ha deciso di non partecipare, delegando il collega ai Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro.