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Chi ha votato e chi no il riconoscimento del genocidio dell’Holodomor

Votazione Italia Holodomor

Tutti i dettagli sulla votazione del 26 luglio sulle atrocità commesse dall’Urss di Stalin

Con 130 voti favorevoli, nessun contrario e 4 astenuti, il Senato della Repubblica Italiana ha approvato lo scorso 26 Luglio una mozione che definisce l’Holodomor (dalle parole ucraine holod, carestia e moryty, uccidere: sterminio per fame) come una “carestia deliberata” decisa e portata a termine tra il 1932 ed il 1933 dall’Unione Sovietica di Stalin, con una stima dei morti che varia dai 3 ai 5 milioni.

QUANTO VALE QUESTA VOTAZIONE

L’Ambasciatore d’Ucraina nella Repubblica Italiana Yaroslav Melnyk (Dubrovytsia, Regione di Rivne, 06.01.1980 – in carica dal 21.09.2020, cui somma quelle di Ambasciatore per la Repubblica di San Marino e Malta, nonchè rappresentante dell’Ucraina presso la FAO): «L’approvazione da parte del Senato italiano della mozione che riconosce l’Holodomor genocidio del popolo ucraino è un evento significativo non solo per l’Ucraina, ma per tutto il mondo nel contesto del ripristino della giustizia storica e dell’omaggio ai milioni di vittime innocenti.

Questo deve essere un segnale chiaro per i regimi che disprezzano i diritti e le libertà umane nel loro desiderio di consolidare il proprio potere, che per qualsiasi crimine contro l’umanità ci sarà sicuramente una giusta punizione».

LA PROPAGANDA RUSSA

Dal canto suo, l’Ambasciata russa in Italia prima del voto ha comunicato l’auspicio che i Senatori italiani “non seguano la via della propaganda del mito politico e ideologico fomentato dalle autorità ucraine per compiacere le forze ultranazionaliste, neonaziste e russofobe e i loro padroni angloamericani…

La carestia del 1932-1933 è una tragedia comune, il cui ricordo unisce i popoli di Russia, Ucraina e Kazakistan. Fu il risultato della sovrapposizione degli errori gestionali da parte delle amministrazioni regionali delle zone agricole dell’Urss sulle condizioni climatiche sfavorevoli dei primi anni ’30… Le pagine difficili della storia, assolutamente, devono essere studiate bene.

Ma questo è possibile solo sulla base delle ricerche storiche professionali e obiettive. Tuttavia, coloro che, con una tenacia degna di una migliore applicazione, trascinano avanti la tesi ‘Holodomor-genocidio’, meno di tutto si interessano all’accuratezza scientifica e all’autenticità storica. Si ricorre alle manipolazioni e distorsioni, falsificazioni dei dati sui numeri dei morti.

Tutto questo si fa con un solo obiettivo: massimizzare la disunione dei popoli uniti dai plurisecolari legami storici, culturali e spirituali”.

IN QUALI PAESI SI E’ VOTATO SULL’HOLODOMOR

Il riconoscimento del carattere genocidario del Holodomor è arrivato da numerosi Paesi, tra cui Germania, Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania, Georgia, Polonia, Slovacchia, Stati Uniti d’America, Francia e Città del Vaticano, oltre ovviamente dall’Ucraina. A dicembre 2022, anche il Parlamento Europeo ha riconosciuto a larga maggioranza il Holodomor come genocidio.

L’Holodomor è configurabile come conseguenza diretta delle decisioni del governo centrale sovietico, che attuò un piano di industrializzazione forzata e collettivizzazione agraria della società sovietica colpendo diverse aree dell’URSS, in particolare l’Ucraina, soprannominata “il granaio d’Europa” per le sue terre fertili.

LE ATROCITA’ DI STALIN

Un primo obiettivo conseguito da Stalin era quello di utilizzare il grano quale fonte di valuta pregiata: venduto a prezzo conveniente soprattutto negli Stati Uniti d’America, permise da un lato al Paese dei Presidenti Herbert Hoover (04.03.1929 – 04.04.1933 – Repubblicano) e Franklin Delano Roosevelt [04.04.1933 – 12.04.1945 – unico presidente degli Stati Uniti ad essere eletto per più di due mandati consecutivi, vincendo le elezioni presidenziali per quattro volte (1932, 1936, 1940, 1944, rimanendo in carica dal 1933 fino alla sua morte – Democratico] di superare il periodo c.d. della Grande Depressione limitando l’impatto sociale della peggiore crisi del XX Secolo (Guerre Mondiali e Pandemia di Febbre Spagnola a parte) mentre, dall’altro, permise all’URSS di ottenere i capitali per sviluppare l’industria dell’acciaio, principalmente a fini bellici (costruzione di carri armati).

L’azione dell’Unione Sovietica ebbe come ulteriore obiettivo la dekulakizzazione, ovvero la persecuzione ed eliminazione sistematica dei kulaki – contadini altresì piccoli proprietari terrieri tipici in particolare delle campagne ucraine, ovviamente contrari alla collettivizzazione forzata delle terre, i quali – dipinti come nemici del popolo sostenendo che profittavano delle ricchezze della terra sottraendole allo Stato, il quale aveva organizzato l’agricoltura sulla base del collettivismo rappresentato dai Kolchoz (abbreviazione di kollektivnoe chozjajstvo: “proprietà agricola collettiva”) – vennero ridotti all’impotenza.

LA VOTAZIONE ITALIANA IN SENATO E ALLA CAMERA

Infine, altro obiettivo fu quello di sopprimere ogni rigurgito nazionalista ucraino: non dimentichiamo che tra il 1917 ed il 1919/20 L’Ucraina si eresse in formazione statuale indipendente, soffocata proprio dall’affermazione dei Soviet.

La Camera dei Deputati ha a sua volta provveduto a votare identica mozione, lo scorso 21.02.2023.

 

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