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Agenzie fiscali, il giorno del ritorno di Ruffini e dell’arrivo di Minenna

Modello 730 Precompilato

Il CdM convocato per stasera dovrebbe sbloccare le nomine all’Agenzia delle Entrate e all’Agenzia del Demanio. Oltre a Ruffini e Minenna, oggi dovrebbe pure essere il giorno dello sbarco all’Agenzia delle Dogane di Antonio Agostini

Qualcosa si muove in fatto di nomine nonostante veti incrociati e clima poco dialogante all’interno dell’esecutivo. Il Consiglio dei ministri convocato per stasera dovrebbe sbloccare le nomine all’Agenzia delle Entrate e all’Agenzia del Demanio, senza guida dal 9 dicembre perché scaduti i direttori nominati dal governo Conte 1. A meno di colpi di scena dell’ultima ora, si tratterebbe di un ritorno per Ernesto Maria Ruffini alla guida dell’Agenzia delle Entrate e di una sospirata poltrona importante per Marcello Minenna, alto dirigente Consob, all’Agenzia delle Dogane.

Oltre a Ruffini e Minenna, oggi dovrebbe pure essere il giorno dello sbarco all’Agenzia delle Dogane di Antonio Agostini, funzionario di Palazzo Chigi e attuale coordinatore dell’ufficio di segratariato del Cipe, indicato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

CHI È ERNESTO RUFFINI

Avvocato tributarista, palermitano, classe 1971, Ruffini ha mosso i primi passi come avvocato nello studio legale dell’ex ministro Augusto Fantozzi. Nel 2015 è stato l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi a chiamarlo a fare l’amministratore delegato di Equitalia di cui in seguito è diventato anche presidente. Dall’estate 2017, sotto il governo Gentiloni, con l’istituzione dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, la nomina a presidente di quest’ultima e a direttore dell’Agenzia delle Entrate. Durante la sua reggenza, nel 2018, si è verificato il record di 20,3 miliardi di euro recuperati nella lotta all’evasione fiscale.

Con Ruffini si è avuto anche un forte impulso alla digitalizzazione dei servizi ai contribuenti con il sito web trasformato in uno sportello “virtuale”, l’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria l’introduzione del servizio degli sms che ricordano al cittadino le scadenze di pagamento. Con il governo a trazione Lega e Movimento Cinque Stelle era stato silurato a favore del generale della Guardia di Finanza Antonino Maggiore.

Secondo Il Corriere della Sera a spingere per un suo ritorno all’Agenzia delle Entrate sono stati il premier Conte e soprattutto il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri che lo giudica “il migliore” per dare una sterzata nel recupero del gettito evaso: in particolare, il responsabile di Via XX Settembre mira ad aggiungere ai 14 miliardi di recupero — previsti dalla convezione triennale Agenzia-Mef — altri 3,2 miliardi di entrate. Da Luigi Di Maio, invece — che proprio ieri ha fatto un passo indietro nella guida del M5S — sempre uno stop perché a suo dire Ruffini è “troppo renziano”.

CHI È MARCELLO MINENNA

Anch’egli meridionale, per la precisione barese, e anch’egli del 1971, Marcello Minenna è un alto dirigente della Consob, dove lavora dal 1996 e dove attualmente è responsabile dell’ufficio Analisi quantitative e Innovazione finanziaria. Economista, bocconiano, è anche dottore commercialista e revisore dei conti, ha scritto su diverse testate italiane e internazionali, tra cui Il Sole 24 Ore, The Wall Street Journal e il Financial Times. Dal 6 luglio 2016 al 1° settembre 2016 è stato assessore al Bilancio nella giunta capitolina guidata dalla sindaca Virginia Raggi. Di lui in questi anni si è parlato per vari incarichi — poi sfumati — al vertice di aziende pubbliche e di istituzioni e anche per la guida della Consob.

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