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Al via iter dl Carige, subito frizioni Lega-M5s

Banca Carige

È partito in commissione Finanze alla Camera l’iter per la conversione del decreto legge per il salvataggio di banca Carige. Mef potrà dare garanzia fino a 3 miliardi di euro

È partito in commissione Finanze alla Camera l’iter per la conversione del decreto legge per il salvataggio di banca Carige, che arriverà in Aula l’11 febbraio.

Con il decreto il governo sarebbe autorizzato a “erogare, nel rispetto delle regole europee sugli aiuti di Stato alle banche, sostegno pubblico alla Banca Carige Spa, anche in esito delle prove di stress effettuate a livello nazionale, dell’Unione europea e del Meccanismo di vigilanza unico”.

FINO A 3 MILIARDI DI EURO DI GARANZIA

La garanzia statale su passività di nuova emissione di Carige fino a un valore nominale di 3 miliardi di euro, sarà “concessa solo dopo la positiva decisione della Commissione europea”, con la banca che dovrà “presentare entro due mesi un piano di ristrutturazione volto a confermare la redditività e la capacità di raccolta della Banca a lungo termine senza ricorso al sostegno pubblico”. Il limite temporale entro cui il Ministero dell’Economia è autorizzato a realizzare le operazioni di supporto pubblico è fissato al 30 settembre 2019.

SCONTRO GIALLOVERDE

Sul decreto si preannuncia già battaglia nella maggioranza. Il M5s sarebbe infatti intenzionato a presentare emendamenti che prevedono stretta ai compensi dei manager in caso di ingresso dello Stato nel capitale di Carige e un inasprimento delle sanzioni per i reati connessi all’esercizio dell’attività bancaria. Ma dalla Lega è già arrivato lo stop preventivo: “Non c’è intenzione di modificare il testo”, ha assicurato il viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia, esponente del Carroccio.

 

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