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Arriva il decreto per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026

Legge Olimpica

Il testo del provvedimento potrebbe essere varato già nel Consiglio dei ministri di domani. Tra le novità la società Infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026 che si occuperà della realizzazione delle opere per l’evento

Potrebbe vedere la luce già domani il decreto legge per le Olimpiadi invernali che si svolgeranno tra Milano e Cortina nel 2026. Dalla bozza del provvedimento, diffusa da vari giornali, emergono le disposizioni relative alle infrastrutture, al Consiglio olimpico, al Comitato organizzatore e alla tutela delle proprietà olimpiche. Previste anche norme riguardanti le finali Atp 2021-2025 di tennis che si terranno a Torino.

LA SOCIETÀ INFRASTRUTTURE MILANO-CORTINA 2020-2026

Per le infrastrutture da realizzare viene creata una società, partecipata al 35% sia dal ministero dell’Economia e delle Finanze sia dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Scende invece al 10% ciascuna la partecipazione della Regione Lombardia e della Regione Veneto, e al 5% ciascuna quella della Provincia di Trento e della Provincia di Bolzano. Il capitale sociale è pari a 1 milione di euro, di cui 700mila euro totali versati dal Mef e dal Mit.

Compito della società — in base alle indicazioni del Comitato organizzatore — è di predisporre il piano degli interventi, rispettare il cronoprogramma, occuparsi della localizzazione e delle caratteristiche tecnico-funzionali e sociali delle opere, di definire ordine di priorità e tempi di ultimazione delle opere e quantificazione del loro costo con relativa copertura finanziaria.

Il board è composto da cinque membri, di cui tre nominati dal dicastero delle Infrastrutture d’accordo con Via XX Settembre e con l’autorità di governo competente in materia di sport. Gli altri due componenti dell’organo di amministrazione, invece, sono nominati insieme dalle Regioni Veneto e Lombardia e dalle Province autonome di Trento e Bolzano.

IL NUOVO CONSIGLIO OLIMPICO

In arrivo anche un nuovo Consiglio olimpico formato da 15 membri — che non ricevono alcun compenso — con un rappresentante ciascuno proveniente da Cio, Coni, Comitato paralimpico internazionale, Comitato paralimpico italiano, Comitato organizzatore, Infrastrutture Milano Cortina 2026, Forum per la sostenibilità, Ufficio dello sport, ministero degli Affari esteri, Regione Lombardia, Regione Veneto, Provincia autonoma di Trento, di Bolzano, Comune di Milano, di Cortina d’Ampezzo. All’interno di questa rosa vengono scelti il presidente e due vice.

IL COMITATO ORGANIZZATORE

Nel provvedimento si ribadisce che le funzioni di Comitato organizzatore dei Giochi vengono svolte dalla Fondazione Milano Cortina 2026 che è stata costituita il 9 dicembre scorso. Alla Fondazione il compito di gestire, organizzare, promuovere e comunicare gli eventi sportivi relativi ai Giochi in base agli indirizzi generali del Consiglio Olimpico congiunto.

NORME CONTRO L’AMBUSH MARKETING

Una parte del dl riguarda anche la titolarità e la tutela delle proprietà olimpiche che sono, ad esempio, la bandiera, il simbolo, il motto e gli inni. Secondo la bozza riportata dall’agenzia Public Policy per combattere l’ambush marketing — ossia la pubblicità parassitaria — si chiede di non creare un collegamento indiretto fra marchio o altro segno distintivo dell’evento idoneo a indurre in errore il pubblico sull’identità degli sponsor ufficiali; di non dichiarare nella propria pubblicità di essere sponsor ufficiale senza esserlo; di non promuovere il proprio marchio o altro segno distintivo, non autorizzato dall’organizzatore, per attirare l’attenzione del pubblico, durante gli eventi, generando l’erronea impressione di essere sponsor; di non vendere o pubblicizzare prodotti o servizi abusivamente contraddistinti, anche in parte, dal logo o da altri segni distintivi dell’evento.

Tutta questa serie di divieti è prevista da 90 giorni prima l’inizio della manifestazione a 90 giorni dopo la fine.

LE GARANZIE PUBBLICHE

Nella bozza si parla anche delle garanzie pubbliche che sono statali fino ad un massimo di circa 58 milioni. Da parte dello Stato, dunque, una partecipazione alla garanzia solo in quota parte. Per il resto occorre fare affidamento sugli altri enti promotori (Regione Lombardia, Regione Veneto, Comune di Milano, Comune di Cortina e Province di Trento e Bolzano) per un settimo del totale, che dovrebbe essere pari a circa 420 milioni di euro.

NORME PER LE FINALI ATP TORINO 2021-2025

Nel dl trovano spazio anche disposizioni per le finali di tennis ATP Torino 2021-2025. Entro il 20 marzo prossimo è previsto il versamento di altri 3 milioni di euro — da attingere dal cosiddetto Fondo investimenti e infrastrutture istituito con la legge di Bilancio 2017 — alla Federazione italiana tennis. Inoltre viene istituito un Comitato ATP Finals, presieduto dal sindaco di Torino o da un suo delegato, e composto da un rappresentante del presidente della giunta regionale del Piemonte, da un rappresentante dell’autorità di governo competente in materia di sport e da uno della Federazione italiana tennis. Il Comitato deve svolgere “funzioni di coordinamento e monitoraggio in ordine alla promozione della città e del territorio” mentre la Federazione italiana tennis è chiamata a curare – grazie a una convenzione con Sport e salute – “ogni attività organizzativa ed esecutiva diretta allo svolgimento della manifestazione sportiva”.

Per la manifestazione torinese lo Stato fornisce controgaranzie “per un ammontare massimo complessivo di 44 milioni di euro fino al 31 dicembre 2024, ridotti di un ammontare massimo di 28,6 milioni di euro dal primo gennaio 2025 al 30 gennaio 2026”.

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