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FI

Che succede in FI dopo la mezza discesa in campo di Berlusconi jr?

 Antonio Tajani convoca d’urgenza il Consiglio Nazionale di FI per blindare la sua leadership, ma l’ascesa di Alberto Cirio e le stoccate di Piersilvio Berlusconi fanno traballare la sua poltrona

Antonio Tajani teme per la sua poltrona e convoca in fretta e furia il Consiglio Nazionale di FI. Il numero uno di Forza Italia teme di perdere il posto di segretario del partito, dopo la recente stoccata di Piersilvio Berlusconi. Nel frattempo, oggi Tajani ha organizzato nella sede di San Lorenzo in Lucina un summit ristretto con i suoi fedelissimi per serrare i ranghi e riprogrammare la strategia per essere riconfermato segretario. Un piano che vedrebbe il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al centro. Tuttavia, il ministro degli Esteri dovrà guardarsi le spalle se non vuole perdere la leadership del partito.

CONSIGLIO NAZIONALE DI FI DI CORSA

La recente crescita di FI ai danni della Lega rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio per Tajani. Infatti, il suo mandato come segretario del partito scade a inizio 2027, un’eternità per la politica. Inoltre, la fine del suo incarico coinciderebbe con la campagna elettorale per le elezioni politiche, dove si presenterebbe “azzoppato” politicamente. Nel frattempo, il fronte degli oppositori potrebbe crescere sempre più. E le parole del secondogenito del fondatore di FI, Piersilvio Berlusconi, non hanno fatto altro che alimentare il fuoco del dissenso interno al partito. “Non è il momento, non mi sembra nelle priorità degli italiani”, ha detto il presidente di Mediaset a proposito dell’insistenza di Tajani sullo Ius Scholae, aggiungendo che “il mondo della politica ha delle mancanze di leadership se si vuole crescere bisogna far crescere i leader”.

Parole che suonano come una mezza promessa di seguire le orme del padre e scendere in politica. Uno sfidante a dir poco ingombrante per l’attuale segretario, il quale avrebbe deciso di convocare il Consiglio Nazionale del partito per venerdì 25 luglio per consolidare la sua posizione in vista del Congresso, secondo Lo Spiffero.

LA RIUNIONE DEI FEDELISSIMI DI TAJANI

Oggi è in programma un summit ristretto tra Tajani e i vertici del partito. Il ministro ha incontrato nella sede di San Lorenzo in Licina i quattro vicesegretari Cirio, Roberto Occhiuto, Stefano Benigni e Deborah Bergamini e i tre capigruppo Maurizio Gasparri, Paolo Barelli e Fulvio Martusciello. L’obiettivo del vertice dei fedelissimi è serrare i ranghi e riprogrammare la strategia per essere riconfermato segretario.

IL “CAMPIONE” DEL SEGRETARIO DI FI

Il campione di Tajani sarebbe Alberto Cirio, secondo Lo Spiffero. Sarebbe infatti l’attuale Presidente della Regione Piemonte l’uomo forte del ministro. La speranza del ministro degli Esteri è che possa portare nuovi voti dal Nord Italia, zona dove FI raccoglie meno consensi. Inoltre, Cirio vanterebbe anche ottimi rapporti con Marina Berlusconi, secondo il blog. Due elementi che farebbero aumentare sensibilmente le percentuali di riconferma presidente di Forza Italia, negli ultimi mesi al centro di “attacchi” da più fronti: Lega e Fratelli d’Italia.

LA POLTRONA DI TAJANI E’ A RISCHIO?

La popolarità di Cirio potrebbe rivelarsi un boomerang per Tajani. Infatti, il suo campione potrebbe approfittare di un eventuale successo alle urne per lanciare la sfida al ministro per la poltrona di segretario di FI. Una candidatura che, secondo il blog, sarebbe gradita all’ “inner circle berlusconiano”, con Marina Berlusconi in prima fila. Infatti, la primogenita del fondatore di FI avrebbe sempre preferito Cirio a Tajani. L’ambizione potrebbe spingere il Presidente del Piemonte a cambiare casacca e diventare il campione dei “ribelli” del partito Licia Ronzulli e Giorgio Mulè.

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