Arriva un nuovo leader europeo nel risparmio, Generali tira dritto e va a nozze con Natixis nonostante il no di Caltagirone e Delfin
E’ fatta. La notizia ufficiale prima dell’apertura delle Borse. Generali e Natixis, parte del gruppo bancario francese Bpce, hanno siglato un memorandum of understanding non vincolante per la creazione di un colosso europeo dell’asset management. Il via libera da parte delle Generali arriva dopo quasi 6 ore di cda. La nuova realtà gestirà masse di risparmi per 1.900 miliardi di euro e avrà ricavi stimati in 4,1 miliardi. L’accordo, che avrà una durata iniziale di 15 anni, segna un passo cruciale nel rafforzamento della presenza di Generali e Natixis in Italia, Francia e Stati Uniti, mercati chiave per entrambe le società.
LA VISIONE DI PHILIPPE DONNET
Philippe Donnet, amministratore delegato di Generali, ha descritto l’operazione come “un’opportunità unica” per creare un asset manager leader in Europa e tra i primi dieci a livello globale. Secondo Donnet, questa partnership rafforzerà le competenze d’investimento e offrirà vantaggi significativi non solo per i clienti, ma anche per le economie dei mercati in cui operano. Ha inoltre sottolineato l’importanza di una piattaforma solida e integrata che rappresenti una tappa fondamentale per il business dell’asset management di Generali, lanciato sette anni fa.
LA GOVERNANCE DELLA NUOVA SOCIETA’
La governance del nuovo colosso riflette un equilibrio tra Generali e Natixis. Nicolas Namias, ceo di Bpce, sarà il presidente del Consiglio di Amministrazione, mentre Philippe Donnet ricoprirà il ruolo di vicepresidente. Woody Bradford, attuale ceo di Global Investment Holdings (Gih), assumerà il ruolo di ceo della nuova entità. Philippe Setbon, ceo di Natixis Investment Managers, sarà il vice ceo.
Assicurazioni Generali and BPCE have reached a preliminary deal to combine their asset management units, potentially creating one of Europe’s biggest investment firms amid a deal wave across the industry https://t.co/lvdm24HJnI
— Bloomberg (@business) January 21, 2025
La nuova società avrà una forte presenza nei tre principali mercati di Generali e Natixis: Italia, Francia e Stati Uniti. Donnet ha evidenziato che la partnership si basa su valori condivisi e su un approccio operativo simile, che garantirà un’integrazione agevole e di successo.
A VUOTO IL NO CALTAGIRONE E DELFIN..
La creazione di questo colosso del risparmio gestito rappresenta senza dubbio una svolta per il settore dell’asset management in Europa, confermando la leadership di Generali e Natixis. Ma non tutti sono d’accordo. Il cda ha superato le perplessità del collegio sindacale, con riferimento in particolare sulle tempistiche considerate troppo strette. Ma, soprattutto, sono state bypassate le posizioni contrarie di due soci importanti delle General: Catagirone e Delfin (la cassaforte della famiglia Del Vecchio). “A questo punto – come spiega Class Cnbc – sfuma anche l’ipotesi di una lista condivisa in vista del rinnovo dei vertici delle Generali”, con l’assemblea prevista il prossimo 8 maggio. Pressoché inevitabile lo scontro. L’ennesimo.
Repubblica scrive che “la votazione finale non è stata unanime, 10 favorevoli e 3 contrari: Stefano Marsaglia, Flavio Cattaneo e Marina Broggi hanno fatto mettere a verbale la loro contrarietà”. Arriva poi la precisazione dello stesso Donnet: “L’operazione è stata approvata dall’intero consiglio di amministrazione ed è in linea con la nostra strategia passata e futura per accelerare l’internazionalizzazione e la globalizzazione dell’asset management”, ricordando che “la prossima settimana presenteremo il nostro piano strategico”.
..IN ATTESA DELLE REAZIONI DELLA POLITICA
Bisogna anche vedere quale sarà la reazione della politica, del governo italiano, e non solo. Scrive il Corriere della Sera: “L’accordo con Natixis che nella sua forma definitiva dovrà essere approvato dal nuovo cda che emergerà dall’assemblea di maggio. E chiaro che un’operazione di tale entità dovrà passare attraverso un iter autorizzativo articolato. Ci vorrà il via libera dell’Ivass, della Banca d’Italia, l’invio agli uffici della presidenza del Consiglio della comunicazione relativa all’operazione in virtù della legge sul golden power, il nulla osta dell’Antitrust”.
I RISPARMI DEGLI ITALIANI IN FRANCIA? “E’ UNO SCHERZO”
La stampa vicina alla destra già cannoneggia, titola Il Tempo della famiglia Angelucci: “Soldi degli italiani gestiti a Parigi”. Anche su questo aspetto, il vicepresidente in pectore del nuovo colosso è stato costretto a smentire: E’ uno scherzo” che la joint venture sul risparmio gestito annunciata da Generali e Natixis possa dirottare i risparmi degli italiani in Francia. “Il nostro processo di investimento non sta cambiando – ha aggiunto Philippe Donnet – i risparmi degli italiani sono all’interno della compagnia assicurativa e la compagnia assicurativa resterà in Italia che valuterà gli investimenti. Il processo di decisione resterà in Italia”, ha ribadito il top manager. Altro round il prossimo 8 maggio.