Skip to content

Chi è (a sorpresa) il nuovo coordinatore della Zes unica nominato da Fitto (e indigesto a Cirielli)

Zes Unica

Antonio Caponetto si è dimesso ‘a sorpresa’ dalla guida della Zes unica, al suo posto Giosy Romano che vanta in passato un sostegno al governatore De Luca

‘La Zes decapitata’, questo il titolo in apertura della Gazzetta del Mezzogiorno. Il quotidiano pugliese dà grande enfasi alle dimissioni “a sorpresa”, come scrive il Sole24Ore, di Antonio Caponetto dall’incarico di coordinatore della Struttura di missione della presidenza del Consiglio per la Zona economica speciale unica del Mezzogiorno.

Eppure non sono neppure trascorse due settimane dalla presentazione da parte del ministro Fitto del piano strategico Zes unica per dare “impulso al rilancio del Mezzogiorno attraverso la semplificazione normativa e procedurale e l’attrazione degli investimenti privati in tutto il territorio del Sud”.

PERCHE’ SI E’ DIMESSO CAPONETTO?

Cos’è successo? “Le dimissioni di Caponetto – continua il Sole24Ore – che ha contribuito alla stesura del Piano strategico della Zes unica, sono state formalizzate con decorrenza 5 agosto. E sarebbero dovute – si apprende da fonti istituzionali – a motivi personali. I diretti interessati smentiscono alcune ricostruzioni che legano l’addio a divergenze con il ministro Fitto, in ragione del ritmo troppo basso di lavori finanziati dal Pnrr e di autorizzazioni uniche concesse agli investimenti nella Zes, dopo aver ereditato un corposo dossier di pratiche dai commissari straordinari”.

Il Partito democratico ovviamente entra a gamba tesa sulla vicenda, parlando di ‘scaricabarile’. Per il deputato dem pugliese Claudio Stefanazzi “la Zes è ferma al palo, migliaia di aziende sono nella condizione di dover rinunciare ad importanti investimenti nel Sud. Il bluff del credito di imposta al 10% è scoperto e Fitto che fa: si inventa un’arma di distrazione di massa, che sa tanto di un capro espiatorio, licenziando il Coordinatore della Struttura di Missione Zes. (…) Un ‘benservito’ che serve ad allontanare da sé i sospetti, che parte della maggioranza di governo comincia ad avere, sui disastri compiuti in meno di 2 anni dal plenipotenziario della Meloni”.

CHI E’ GIUSY ROMANO, EX COMMISSARIO ZES CAMPANIA VOLUTO DA CARFAGNA E DE LUCA

Al posto di Caponetto, scrive sempre il Sole24Ore – il ministro Fitto “ha scelto Giosy Romano, ex commissario delle Zes Campania e Calabria”. Romano ha ricoperto l’incarico di commissario straordinario per due anni e mezzo circa, nominato nell’ottobre 2021 dall’allora ministra Carfagna d’intesa con il presidente della Regione Campania De Luca.

Il neo coordinatore della Zes unica è un avvocato amministrativista, presidente del Consorzio per l’Area di sviluppo industriale della provincia di Napoli e presidente della Cise, Confederazione Italiana per lo Sviluppo economico. Dal 2013 al 2018 è stato sindaco di Brusciano (Na) e per un periodo anche presidente regionale dell’Anci.

Romano è anche una figura politica. Basti pensare che nel 2020 era a capo del movimento ‘Fare democratico’ e tra  i rappresentanti delle forze politiche e civiche che hanno sostenuto la riconferma dello stesso De Luca alla regione.

IL POST DI FUOCO DI CIRIELLI (FDI) CONTRO ROMANO QUANDO SOSTENEVA DE LUCA

Ed è interessante in merito leggere un post di uno dei big di Fratelli d’Italia, l’attuale viceministro alla Farnesina Edmondo Cirielli, campano. Ecco cosa scriveva quattro anni fa, nel giugno del 2020, su Facebook: “La campagna elettorale in Campania non è neanche iniziata e c’è già qualche istituzione locale che comincia a piegarsi al potere politico. Tra i partecipanti al tavolo dei partiti di centrosinistra c’era anche il presidente del Consorzio Asi della provincia di Napoli Giosy Romano. Cosa ci faceva il massimo esponente di un ente pubblico, che gestisce milioni di euro, ad un vertice elettorale tra forze politiche? Quali interessi lo hanno spinto a non mancare all’appuntamento?” si chiedeva Cirielli.

“La sua presenza – proseguiva l’esponente di FdI – è stata davvero vergognosa sotto il profilo istituzionale. E se, come si legge dagli organi di stampa, Romano sarà il promotore di una lista della coalizione di centrosinistra, allora deve dimettersi immediatamente, perché il Consorzio Asi di Napoli non può trasformarsi in un comitato elettorale di De Luca. Porterò questa vicenda all’attenzione del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese attraverso la presentazione di un’apposita interrogazione parlamentare. Per quanto ci riguarda, Fratelli d’Italia vigilerà e segnalerà alle autorità competenti eventuali intrecci sospetti tra enti pubblici locali e Regione Campania. Non consentiremo porcherie clientelari di alcun genere”.

Chissà cosa pensa Cirielli oggi di questa nomina voluta dal suo collega di partito e di governo.

Leggi anche: Cos’è la Zes unica per il Sud, ecco il piano strategico di Fitto

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su