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Chi è Lucrezia Reichlin, tra i possibili ministri del governo Draghi?

Chi è Lucrezia Reichlin

È stata nel totonomi per la presidenza Rai nel 2012, come vicegovernatore della Banca d’Inghilterra nel 2014, per il ministero dell’Economia durante il governo Renzi nel 2014, per la premiership successiva al rifiuto di Conte del 2018 e ora per il governo Draghi. Chi è Lucrezia Reichlin?

Lucrezia Reichlin, considerata una degli economisti più influenti d’Europa, autrice di numerose pubblicazioni ed esperta di metodi econometrici e di economia monetaria, è figlia del politico e partigiano Alfredo Reichlin, dirigente ed ex deputato Pci nonché direttore dell’Unità, e della parlamentare ed europarlamentare Luciana Castellina, scrittrice, militante del Pci e tra i fondatori de Il Manifesto.

CHI È LUCREZIA REICHLIN

Figlia di intellettuali e storici militanti della sinistra italiana, Lucrezia Reichlin è nata a Roma nel 1954. Dopo la laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Modena, si è trasferita negli Stati Uniti per il dottorato di ricerca. Erano gli anni Settanta e del terrorismo brigatista, Reichlin nella prefazione del libro della madre, La scoperta del mondo, ha scritto: “Io non so se ho fatto bene a partire per gli Stati Uniti e non tornare più nel mio Paese. Per me è stata la risposta al senso di soffocamento che l’Italia mi aveva dato in quegli anni”.

Reichlin ha inventato modelli econometrici che sono stati poi adottati da diverse banche centrali. Docente dal 2008 alla London Business School, ha fatto parte del Cda del Gruppo Unicredit ed è stata nominata direttrice per la ricerca del programma di economia internazionale al Centre for Economic Policy Research (CEPR), uno dei più importanti network accademici europei di ricerca economica.

È co-fondatrice e direttrice della Now-Casting Economics ltd. – servizio online che produce in tempo reale previsioni sull’economia – ed è stata direttrice del dipartimento di ricerca della Banca Centrale Europea durante la presidenza di Jean-Claude Trichet, oltre che consulente di numerose banche centrali in tutto il mondo, comprese la Federal Reserve e la Banca d’Italia.

Membro del consiglio scientifico di numerose istituzioni in tutto il mondo, del Council della Royal Economic Society e fellow della European Economic Association. Scrive regolarmente di economia sul Corriere della Sera e collabora a varie riviste internazionali, come il Journal of Applied Econometrics e NBER International Symposium in Open Macroeconomics.

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IL LAVORO E LE DONNE

In un’intervista del 2014, Reichlin, premettendo di non essere un’esperta in materia di occupazione femminile, ha parlato della sua esperienza per analizzare gli ostacoli presenti ancora oggi. Per l’economista sono diverse le cause che rendono difficile l’affermazione di una donna nel mondo del lavoro: gli obsoleti modelli familiari, culturali e sociali che impongono rinunce, una certa misoginia soprattutto in alcuni settori, la mancanza di servizi sociali (come asili all’interno di aziende e smart working per entrambi i sessi) che aiutino le donne a portare avanti carriera e famiglia (e che farebbero crescere il tasso di natalità), oltre che un forte sostegno della parità di genere da parte degli uomini e la collaborazione nel condividere i doveri familiari.

Reichlin si dice favorevole all’introduzione delle quote rosa per “scuotere lo status quo”, selezionare meglio i curricola e introdurre un cambiamento culturale. Il suo consiglio alle donne è di essere equilibrate senza esagerare con il lavoro o con le rinunce e a chi vuole figli di farli presto perché non è vero che rimandarli aiuta la carriera.

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