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Chi è Luigi Lovaglio, che il Tesoro ha voluto alla guida di Mps

Luigi Lovaglio

Bastianini non è più ad di Mps: buoni i risultati finanziari, ma troppo timida la cura draconiana, poco in linea con i desiderata di Bruxelles e, quindi, del Mef. Al suo posto Luigi Lovaglio

Vero e proprio terremoto ai vertici di Mps, che dopo il fallito matrimonio con Unicredit, cerca evidentemente un manager di spicco cui affidare il proprio futuro. Il Cda ha deliberato all’unanimità di ritirare le deleghe dell’amministratore delegato, Guido Bastianini.

IL BILANCIO DELL’ISTITUTO SENESE

Questo nonostante i buoni risultati portati a casa dalla sua amministrazione: per Mps l’anno si è chiuso con un utile netto di 310 milioni di euro, il miglior risultato che la banca senese abbia realizzato dal 2015. Per fare un paragone, lo scorso esercizio si era concluso con un tonfo di 1,69 miliardi di euro. I ricavi sono saliti a 2,98 miliardi di euro, in crescita dell’1,3% sull’anno precedente.

Gli oneri operativi sono scesi del 3,6%, a 2,1 miliardi. Il risultato operativo lordo è salito del 15,3% a 874 milioni di euro. Rispetto ai target del piano industriale approvato nel 2020 i ricavi sono più alti del 2,9% grazie ad una migliore dinamica delle commissioni (+3,2%).

LE FRIZIONI TRA BASTIANINI E RIVERA

Numeri positivi, sebbene non in linea col piano di risanamento, che avrebbe imposto una cura da cavallo. Anche per ottenere il ‘sì’ di Bruxelles sulla proroga degli aiuti di Stato in attesa che si presenti un nuovo compratore. A pesare, soprattutto, secondo voci di palazzo, le frizioni tra Bastianini, nominato alla guida della banca senese nell’agosto 2020 su indicazione del Movimento 5 Stelle, e il direttore generale Alessandro Rivera, in quota Mef. Al suo posto è così arrivato Luigi Lovaglio, ex manager Unicredit ed ex amministratore delegato di Credito Valtellinese poi passato sotto il controllo della francese Credit Agricole.

CHI È LUIGI LOVAGLIO

Luigi Lovaglio è nato nel 1955 a Potenza, in Italia. È laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Bologna. Nel 2008 gli è stato conferito il titolo di Comandante d’Italia della Ordine della Stella della Solidarietà Italiana di Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana, in riconoscimento del suo eccezionale contributo allo sviluppo della cooperazione economica tra Polonia e Italia.

Luigi Lovaglio ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato e Amministratore Delegato del Credito Valtellinese da febbraio 2019, dove ha ricoperto anche la carica di Presidente dal 15 ottobre 2018 al 25 febbraio 2019.

Vanta oltre 40 anni di esperienza nei servizi bancari, per la maggior parte del tempo dedicato al principale gruppo bancario internazionale – UniCredit – in cui è entrato a far parte nel 1973. Nei successivi 20 anni ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali di crescente responsabilità, guidando per più da oltre 10 anni Aree Commerciali in tutta Italia.

Nel 1997 ha assunto la responsabilità del Responsabile della Direzione Pianificazione e Strategia di Gruppo del Credito Italiano, dove ha partecipato al processo di fusione delle banche di nuova acquisizione che ha dato origine all’odierno Gruppo UniCredit. Due anni dopo, nel 1999, è stato nominato Head of Foreign Banks Group Planning diventando uno dei principali fondatori della Divisione New Europe, con l’obiettivo di sviluppare il Gruppo UniCredit nell’Europa centro-orientale.

Negli anni 2000-2003 Luigi Lovaglio ha ricoperto la carica di Vice/Presidente del Consiglio di Gestione e Direttore Esecutivo di Bulbank AD – la più grande banca della Bulgaria. Nel settembre 2003 ha assunto la responsabilità di Direttore Generale e Vice Presidente di Bank Pekao. Negli anni 2006 – 2007 ha realizzato la fusione e scissione di BPH (banca n.3 in Polonia appartenente al Gruppo HVB-Munich), operazione che ha consentito la vendita della parte scissa di BPH a GE per quasi 1 miliardo di euro. Nel 2011 è stato eletto Presidente del Consiglio di Gestione, Amministratore Delegato della Banca. Ha ricoperto la carica fino a giugno 2017, quando Unicredit ha ceduto la partecipazione di controllo della Banca allo Stato polacco.

 

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