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Chi è Nicola Gratteri, nuovo procuratore di Napoli

nicola gratteri

Tutto su Nicola Gratteri, nominato dal Csm per la procura più grande d’Italia

Nicola Gratteri, 65 anni, è il nuovo procuratore di Napoli. Il capo dei pm di Catanzaro è stato nominato dal Csm a maggioranza alla guida della procura più grande d’Italia (oltre cento pubblici ministeri in organico). La svolta arriva a quindici mesi dall’addio di Giovanni Melillo, nel frattempo diventato capo della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. La nomina di Gratteri era già nell’aria dopo che era stato il candidato più votato dalla commissione del Csm che si occupa degli incarichi direttivi.

Nello specifico nella seduta odierna ha ottenuto 19 voti, prevalendo sugli altri due candidati: 5 voti ha ottenuto il procuratore di Bologna Giuseppe Amato e 8 voti il procuratore aggiunto di Napoli Rosa Volpe. In suo favore hanno votato, tra gli altri, il vicepresidente Fabio Pinelli e il procuratore generale della Cassazione, Luigi Salvato.

SARA’ IL ‘GUARDASIGILLI OMBRA’?

C’è già chi sostiene che con la conseguente e inevitabile maggiore visibilità, Gratteri acquisirebbe anche più peso ‘politico’. Come scriveva qualche giorno fa il Dubbio, potrebbe diventare ‘il guardasigilli ombra’. Del resto Gratteri nel 2014 era stato a un passo dal diventare Ministro, quando venne proposto dall’allora premier Matteo Renzi ma poi subentrarono ‘i timori’ di Giorgio Napolitano ‘per uno scontro ingestibile tra il potenziale neoministro con il resto della magistratura’.

CHI E’ NICOLA GRATTERI

Dopo oltre 30 anni in prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta, Gratteri lascia la Calabria per andare al vertice dell’ufficio inquirente più grande d’Italia. Veste la toga dal 1986 e ha sempre svolto funzioni in uffici giudiziari calabresi: prima come giudice al tribunale di Locri, dove, dal 1991, ha iniziato la sua carriera di pubblico ministero, ruolo svolto poi anche alla Procura di Reggio Calabria (di cui nel 2009 è diventato procuratore aggiunto), fino all’incarico direttivo di capo dei pm di Catanzaro svolto dal 2016 a oggi.

Nel suo curriculum numerosissime e rilevanti indagini antindrangheta, tra cui spiccano quella sulla strage di Duisburg del 2007, e la maxi-inchiesta, in anni più recenti, denominata ‘Rinascita Scott’. La sua esperienza nel contrasto alla criminalità organizzata viene definita “ampia e profonda”, soprattutto nella sua dimensione nazionale e transnazionale. Di Gratteri, in particolare, nella delibera approvata oggi dal Csm si mette in luce “l’indiscusso valore”, l’”assoluto rilievo dell’esperienza professionale maturata”, il “prestigio di cui gode negli ambienti giudiziari e forensi, l’impegno e la passione spesi in modo costante nel lavoro giudiziario”.

E ancora: “l’esercizio ultratrentennale di funzioni inquirenti e requirenti nella materia del contrasto alla criminalità organizzata” di Gratteri, secondo Palazzo dei Marescialli, “palesa l’esistenza di una conoscenza vastissima e profonda dei fenomeni criminali e degli strumenti investigativi più efficaci”.

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