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IA

Chi governerà davvero la giungla italiana dell’ IA?

Tra deleghe al Governo e sette autorità diverse, la nuova legge sull’IA rischia di creare più confusione che certezze

Chi governa davvero l’IA in Italia? La risposta è tutt’altro che scontata, a causa della giungla di autorità e competenze creata dalla legge italiana sull’Intelligenza Artificiale. Il Governo stringe nelle mani tre deleghe, ma le autorità che dovranno controllare il settore sono ben 7.

IL PASTICCIACCIO DELLA LEGGE SULL’IA

La nuova legge nazionale sull’IA, approvata in via definitiva dal Senato il 17 settembre 2025, apre un cantiere normativo complesso e stratificato. Il provvedimento, che armonizza l’ordinamento italiano all’AI Act (regolamento europeo n. 2024/1689), affida tre deleghe legislative al Governo. Non c’è però un’unica autorità chiamata a controllare e regolare il settore. Infatti, gli arbitri del settore sono almeno sette: AgID, ACN, Banca d’Italia, Consob, Ivass, Garante della privacy e Agcom. Un groviglio di autorità in cui aziende, banche, startup, studi professionali e pubbliche amministrazioni rischiano di rimanere impantanati.

AGID E ACN I GUIDICI SUPREMI DELL’IA

L’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) saranno le due autorità principali. L’AgID è l’autorità di notifica, che sarà responsabile delle procedure di accreditamento, monitoraggio e conformità dei sistemi di IA. L’Acn, invece, sarà il “guardiano” del mercato. Rappresenterà l’unico ponte con Bruxelles e avrà poteri di vigilanza, ispezione e sanzione. Inoltre, le due agenzie svilupperanno insieme sistemi IA conformi alla normativa.

LE 5 AUTORITA’ DI SETTORE SULL’IA

Accanto a AgID e Acn sorgeranno 5 nuove authority di settore, che dovranno vigilare nei settori in cui l’IA incrocia mercati regolati. Banca d’Italia, Consob e Ivass monitoreranno i servizi finanziari. Il Garante della privacy, invece, controllerà la protezione dei dati personali. Agcom sarà il nuovo ruolo di Coordinatore dei servizi digitali.

Palazzo Chigi istituirà un Comitato di coordinamento per evitare interferenze tra autority. Ma sarà sufficiente a impedire che le authority si pestino i piedi? Le esperienze passate non fanno ben sperare.

I POTERI DEL GOVERNO SULL’IA

La legge nazionale affida tre deleghe legislative al Governo sull’IA: addestramento, armonizzazione e sanzioni. In cantiere c’è una disciplina organica su dati, algoritmi e metodi, con regole per risarcimenti e sanzioni. Una norma che si affiancherà a una legge su dati, algoritmi e metodi, con regole per risarcimenti e sanzioni. Inoltre, il Governo dovrà armonizzare le leggi italiane con l’AI Act, definendo i poteri delle autorità, formando dei professionisti, implementando l’IA nella scuola e nella ricerca e creando un quadro sanzionatorio con responsabilità penali e civili. Il cantiere normativo è all’inizio, ma il tempo stringe. Infatti, l’AI Act europeo fissa già dal 2 agosto 2025 le prime sanzioni, in Italia la macchina legislativa è appena ai blocchi di partenza.

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