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Chi sarà il nuovo Dg dell’Aifa dopo Li Bassi?

Aifa

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha emesso l’avviso pubblico per trovare un sostituto all’attuale direttore generale dell’Aifa, nominato dal suo predecessore Giulia Grillo.

Prossimo cambio della guardia alla guida dell’Aifa, l’Agenzia del Farmaco controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha infatti emesso l’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse per la carica di direttore generale. Tempi rapidi — l’avviso scade il 15 novembre prossimo — per trovare un sostituto di Luca Li Bassi, chirurgo milanese dal curriculum internazionale, nominato dall’ex ministro Giulia Grillo, che dovrà lasciare l’incarico entro il 9 dicembre. Con Li Bassi, ricorda il Sole 24 Ore, Grillo aveva condiviso la chiusura del payback – il ripiano della spesa farmaceutica – relativo agli anni 2013-2017 e a lui era stata affidata la delega ad attuare la nuova governance farmaceutica, scaturita dal un tavolo di lavoro al ministero. Una riforma che però non è mai partita e a cui dovrà mettere mano la nuova gestione del dicastero per la Salute nel Patto per la Salute 2019-2021 che va chiuso entro il mese di dicembre.

COSA FA L’AIFA

L’Agenzia italiana del Farmaco, istituita nel 2003 e con sede a Roma, è un ente pubblico operativo dal luglio del 2004. Opera sotto la direzione del dicastero della Salute e collabora con le Regioni, l’Istituto superiore di Sanità, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, le associazioni dei pazienti e le società scientifiche. L’Agenzia garantisce l’accesso ai farmaci e il loro impiego sicuro e appropriato oltre all’unitarietà nazionale del sistema farmaceutico; assicura l’innovazione in materia e favorisce gli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore. Inoltre provvede all’equilibrio economico di sistema con il rispetto dei tetti di spesa. L’Aifa lavora anche in raccordo con le altre Agenzie internazionali: ne rafforza i rapporti e cura le relazioni con l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. Al momento gestisce 22 miliardi di spesa sanitaria pubblica, ovvero un quinto del fabbisogno sanitario nazionale.

COS’È IL PATTO PER LA SALUTE

Il Patto per la Salute è un accordo finanziario e programmatico tra governo e Regioni, di durata triennale, che mira a migliorare la qualità dei servizi, a promuovere l’appropriatezza delle prestazioni, a garantire l’unitarietà del sistema. La road map del nuovo Patto per la Salute, in via di definizione, è stata decisa dalla legge di Bilancio 2019. Si è stabilito un finanziamento di 114 miliardi e 439 milioni per il 2019, di 2 miliardi per il 2020 e di 1,5 miliardi per il 2021.

Le cifre sono state confermate grazie a un accordo sottoscritto pochi giorni fa tra l’esecutivo e le Regioni.

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