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Cingolani sarà segretario del CITE, Comitato interministeriale per la transizione ecologica

Chi è Roberto Cingolani Mite

La nomina del ministro a segretario del CITE in un Dpcm “per assicurare il regolare svolgimento delle riunioni del Comitato”

Il ministro della Transizione ecologica è stato nominato segretario del Comitato interministeriale per la transizione ecologica (Cite). Lo prevede un Dpcm pubblicato in Gazzetta Ufficiale e datato 27 ottobre che trae spunto, come si legge nelle premesse del provvedimento, da una nota con la quale il “Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri ha chiesto l’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di nomina del ministro membro permanente con funzioni di segretario, (…) rappresentando la possibilità di attribuire le funzioni di segretario del CITE al Ministro della transizione ecologica”.

Nell’atto si legge che il governo ha voluto “nominare il ministro membro permanente del CITE con funzioni di segretario per assicurare il regolare svolgimento delle riunioni del Comitato medesimo; Ritenuto che la nomina del Ministro della transizione ecologica come segretario non implichi l’impossibilità da parte di quest’ultimo di assumere le veci del Presidente del Consiglio dei ministri nel presiedere il Comitato, in quanto la posizione di segretario, in caso di sua assenza, è assunta dal più giovane dei membri permanenti presenti alla riunione”.

COSA FA IL CITE

Il Comitato interministeriale per la transizione ecologica, svolge i seguenti compiti:

assicura il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica e la relativa programmazione, ferme restando le competenze del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS);
approva il Piano per la transizione ecologica (PTE) previo parere della Conferenza unificata, di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e delle Commissioni parlamentari competenti per materia;
delibera sulla rimodulazione dei sussidi ambientalmente dannosi di cui all’articolo 68 della legge 28 dicembre 2015, n. 221;
esamina la relazione che il Ministro della transizione ecologica invia alle Camere e allo stesso CITE, entro il 15 luglio di ogni anno, concernente gli esiti dell’aggiornamento del Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli e le proposte per la progressiva eliminazione dei primi e per la promozione dei secondi, anche al fine di contribuire alla realizzazione del PTE;
monitora l’attuazione del PTE, lo aggiorna in funzione degli obiettivi conseguiti e delle priorità indicate anche in sede europea e adotta le iniziative idonee a superare eventuali ostacoli e ritardi;
svolge, sull’attuazione degli interventi del Programma nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), nelle materie di competenza, le funzioni di indirizzo, impulso e coordinamento tecnico, tenendo informata la Cabina di regia di cui al decreto legge n. 77/2021, articolo 2, comma 1, cui ha la facoltà di partecipare attraverso un delegato;
a norma dell’art. 34 del D.Lgs. n. 152/2006, provvede, con cadenza almeno triennale, all’aggiornamento della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le regioni e le province autonome ed acquisito il parere delle associazioni ambientali munite di requisiti sostanziali omologhi a quelli previsti dall’articolo 13 della L. 8 luglio 1986, n. 349.

Attuale composizione:

Presidente: Mario DRAGHI, Presidente del Consiglio dei Ministri

Ministro per la Transizione ecologica: Roberto CINGOLANI
Ministro dell’economia e delle finanze, Vice Presidente: Daniele FRANCO
Ministro dello sviluppo economico: Giancarlo GIORGETTI
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico GIOVANNINI
Ministro del lavoro e delle politiche sociali: Andrea ORLANDO
Ministro delle politiche agricole alimentari forestali: Stefano PATUANELLI
Partecipano, altresì, gli altri Ministri o i loro delegati aventi competenza nelle materie oggetto dei provvedimenti e dei temi posti all’ordine del giorno.

 

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