La lettera ufficiale (ma non ancora pubblica) di cui PolicyMaker è venuta in possesso: il sottosegretario Fazzolari vuole celebrare i risultati dei primi tre anni di governo
“Una storia italiana”. Così si intitolava l’opuscolo che Silvio Berlusconi fece arrivare nelle case degli italiani in occasione delle elezioni del 2001, per convincere gli elettori a scegliere, di nuovo, lui, l’homo novus.
Una lezione insegnata dal Cavaliere e che la prima donna salita a Palazzo Chigi pare avere imparato benissimo. È in arrivo, infatti, un nuovo libercolo che magnifica i successi del Governo guidato da Giorgia Meloni.
Policymakermag è venuta in possesso di un documento ufficiale, una missiva con la quale la Presidenza del Consiglio dei ministri chiede ai suoi ministri di “raccogliere gli elementi necessari alla realizzazione di una nuova pubblicazione della Presidenza del Consiglio dei ministri che racconti le principali misure adottate sinora”.
La lettera arriva dagli uffici del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, firmata dal Capo della Segreteria Tecnica prof. Emilio Scalfarotto e dal Capo del Dipartimento Cons. Massimiliano Vitiglio. È indirizzata ai Capi di Gabinetto degli On. Ministri, ai Capi Segreteria dei Sottosegretari di Stato, al Dott. Fabio Ciciliano, al Sen. Dott. Guido Castelli e al Segretario Generale PCM Presidente Carlo Deodato.
“In particolare, si chiede ad ogni struttura che abbia il piacere di valorizzare l’attività svolta di inviare una scheda di sintesi recante i dieci punti ritenuti più qualificanti in ordine agli interventi realizzati”. E tutto corredato da “dati e cifre che ne illustrino la portata e l’impatto” facendo, comunque, attenzione a indicare “i relativi stanziamenti economici e di effettuare una comparazione rispetto alla data dell’insediamento”. Il taglio, come da lezione cavalleresca, deve essere “comunicativo” lontano dai bizantinismi di Palazzo.
Termine ultimo? Il 15 settembre, poco più di un mese prima che l’esecutivo Meloni si appresti a tagliare, il prossimo 22 ottobre, il traguardo dei tre anni di Governo.
Saranno stati sufficienti per scrivere una “nuova storia italiana”?