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Come funziona il Nuvaxovid, vaccino anti-Covid della Novavax?
Arrivato anche in Italia il Nuvaxovid: la seconda dose a tre settimane, mentre al momento non si conosce ancora per quanto tempo offra protezione
Nuvaxovid è il primo vaccino contro il Covid-19 a base di proteine autorizzato in Europa. Non è disponile in tutti i mercati: per esempio gli USA devono ancora validarlo. Dal momento che fa ricorso a una tecnologia tradizionale, a subunità proteica (ovvero quei vaccini composti da “frammenti proteici” del virus) si pensa potrebbe indurre alla vaccinazione gli ultimi, irriducibili No Vax che guardano con diffidenza ai prodotti a mRNA messaggero.
QUANTI DOSI DI NUVAXOVID BISOGNA FARE?
Prevede un ciclo di due dosi somministrate a distanza di 21 giorni l’una dall’altra e induce il sistema immunitario a produrre anticorpi e globuli bianchi specializzati per contrastare il Covid-19. Dal momento che non esiste casistica, il ministero della Salute ammette che “la durata della protezione offerta dal vaccino non è nota, in quanto ancora in via di determinazione nelle sperimentazioni cliniche in corso”. Inoltre, “la protezione potrebbe non essere completa fino a 7 giorni dopo la somministrazione della seconda dose. Come per tutti i vaccini, la vaccinazione con Nuvaxovid potrebbe non proteggere tutti i soggetti vaccinati”. Fatto particolarmente importante per la distribuzione e la logistica, si conserva facilmente, a una temperatura compresa tra 2 e 8 gradi, quindi nella normale catena del freddo dei vaccini.
La circolare “Indicazione di utilizzo del vaccino anti Covid-19 Nuvaxovid (Novavax) nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni” del ministero della Salute, firmata dal direttore Prevenzione del ministero Gianni Rezza, permette di sapere qualche dettaglio in più. “In data 22/12/2021 – si legge – la Commissione Tecnico Scientifica di Aifa, accogliendo il parere espresso dall’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema), ha approvato l’indicazione di utilizzo del vaccino Nuvaxovid (Novavax), nella specifica formulazione di dispersione per iniezione da 0,5 mL/dose, a partire dai 18 anni di età”.
DOPO IL PRIMO NOVAVAX, LA SECONDA DOSE PUO’ ESSERE UN ALTRO VACCINO?
“Nuvaxovid 0,5mL/dose, contenente 5 mcg della proteina Spike di SARS-CoV-2 con adiuvante Matrix-M, viene somministrato per via intramuscolare (preferibilmente in regione deltoidea del braccio) come ciclo di 2 dosi (da 0,5 mL ciascuna) a distanza di 3 settimane (21 giorni) l’una dall’altra”, spiega la circolare. Inoltre, “non ci sono dati disponibili sull’intercambiabilità di Nuvaxovid con altri vaccini anti-COVID-19 per il completamento del ciclo di vaccinazione primario”: chi riceve la prima dose Novavax, dovrà ricevere al secondo giro il medesimo prodotto.
COSA SI SA SULLE DONNE IN GRAVIDANZA
Per quanto riguarda le donne in gravidanza, si precisa che i dati relativi all’uso di Nuvaxovid sono limitati ma che “gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio-fetale, parto o sviluppo postnatale”. “La somministrazione di Nuvaxovid in gravidanza deve essere considerata solo quando i potenziali benefici superano i potenziali rischi per la madre e per il feto”, spiega la circolare. Inoltre, “non si ritiene che Nuvaxovid possa causare effetti su neonati/lattanti”.
“Ogni flaconcino multidose di Nuvaxovid contiene 5 mL di dispersione iniettabile, pari a 10 dosi da 0,5 mL, non richiede diluizione e pertanto è già pronto all’uso”. Il flaconcino chiuso e conservato in frigorifero a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C ha una validità di 9 mesi, mentre a temperatura ambiente fino a 25°C è utilizzabile entro 12 ore. Dopo la prima perforazione, il flaconcino può essere conservato a una temperatura compresa tra 2°C e 25°C ed è utilizzabile entro 6 ore.