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Chi c’è nella squadra di Orsini per il nuovo mandato di Confindustria

confindustria, la squadra di Orsini

Nomi e profili approvati oggi dal Consiglio Generale di Confindustria con l’84% delle preferenze. Tre vicepresidenti confermati

Il Consiglio Generale di Confindustria, su proposta del Presidente designato Emanuele Orsini, ha approvato oggi la squadra di presidenza per il quadriennio 2024-2028 con l’84% delle preferenze.

Tutti i dettagli.

TUTTI I NOMI DELLA SQUADRA DI CONFINDUSTRIA

Dopo la designazione ufficiale di Emanuele Orsini come prossimo presidente, oggi Confindustria ha reso noto il risultato della votazione della nuova squadra di presidenza per il quadriennio 2024-2028.

Come riportava stamani il Corriere della Sera, “ieri in tarda serata si lavorava ancora per trovare una quadra. Tra i nomi che ricorrevano con più frequenza per il ruolo di vicepresidente ci sono quelli di Stefan Pan (all’Europa), Vincenzo Marinese di Confindustria Veneto Est all’Organizzazione, Maurizio Marchesini alle Relazioni industriali, Natale Mazzuca al Sud. Certa Annalisa Sassi alla Coesione”. E ancora: “due potrebbero essere gli special advisor di Orsini: il presidente di Federacciai Antonio Gozzi e Gianfelice Rocca alle Scienze della vita. Per la direzione generale si fa il nome del direttore di Unindustria Lazio, Maurizio Tarquini”.

Come è andata? Leggendo dalla nota ufficiale, la squadra è stata approvata “con l’84% delle preferenze. Su 132 membri presenti, 110 hanno votato a favore, i contrari sono stati 9 e 13 le schede bianche”.

Quanto ai componenti: “Dieci i Vice Presidenti elettivi che affiancheranno Orsini, di cui tre confermati: Francesco De Santis, che continuerà il suo impegno su Ricerca e Sviluppo; Maurizio Marchesini che, dopo aver seguito le Filiere e le Medie Imprese, avrà la delega su Lavoro e Relazioni industriali e Stefan Pan, che proseguirà il lavoro svolto in Europa negli scorsi quattro anni in veste di Delegato del Presidente, con la vice presidenza per l’Unione europea e il Rapporto con le Confindustrie europee. Gli altri componenti elettivi della squadra di presidenza sono: Lucia Aleotti, a cui andrà la vice presidenza per il Centro Studi, snodo cruciale nella definizione delle strategie di politica economica; Angelo Camilli, a cui Orsini passerà il testimone su Credito, Finanza e Fisco; Barbara Cimmino che seguirà l’Export e l’Attrazione degli investimenti. A Vincenzo Marinese sarà affidata  la responsabilità dell’Organizzazione e dei Rapporti con i territori e le categorie, mentre Natale Mazzuca avrà la delega alle Politiche Strategiche e allo Sviluppo del Mezzogiorno. A Marco Nocivelli verrà attribuita la nuova delega sulle Politiche industriali e Made in Italy, mentre Lara Ponti si occuperà di Transizione Ambientale e obiettivi ESG, temi centrali nell’agenda di Confindustria. Completeranno la squadra di Presidenza i tre Vice Presidenti di diritto, Giovanni Baroni, Presidente della Piccola Industria, Riccardo Di Stefano, Presidente dei Giovani Imprenditori e Annalisa Sassi, Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali”.

GLI ALTRI ORGANI: MAURIZIO TARQUINI NUOVO DG

“Il Presidente designato manterrà per sé la responsabilità su alcuni grandi capitoli strategici: Transizione Digitale, Cultura d’Impresa e Certezza del diritto. Il nuovo board di Confindustria sarà coadiuvato da cinque delegati del Presidente: Leopoldo Destro ai Trasporti, alla Logistica e all’Industria del Turismo e Riccardo Di Stefano, al quale sarà affidata la delega all’Education. Giorgio Marsiaj si occuperà di Space Economy, ad Aurelio Regina andrà la delega all’Energia, mentre Mario Zanetti seguirà l’Economia del Mare.
Infine, la squadra 2024-2028, su richiesta del Presidente designato, si avvarrà anche del contributo di tre Special Advisor: Antonio Gozzi con delega all’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività, Gianfelice Rocca per le Life Sciences e Alberto Tripi per l’Intelligenza Artificiale.

In chiusura del Consiglio il Presidente designato Orsini ha ringraziato l’Ambasciatore Langella per il lavoro svolto, annunciando che fino al suo prossimo incarico, sarà al fianco del Presidente designato come consigliere diplomatico.

Il nuovo Direttore Generale sarà Maurizio Tarquini”. Come si legge dal suo cv, dal 2008 è stato Direttore Generale di Unindustria, l’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo. Dal febbraio 2001 al febbraio 2003 è stato Vice Direttore Generale del Sole 24 Ore e Direttore dell’Area Knowledge e dal marzo 2003 a luglio 2006 è stato Componente del Board HR di Telecom Italia, Risorsa Strategica e Amministratore Delegato di Tils – Società del Gruppo. E’ stato anche Amministratore Delegato di Luiss Management S.p.A. e Direttore dell’Area Attività di Progetto, Responsabile dei Centri di Ricerca dell’Università Luiss Guido Carli. Nel 2007 ha fondato la società Piazza Copernico srl. È stato anche Presidente di Fondimpresa Lazio. A maggio 2013 è stato nominato componente del CdA della Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ad aprile 2014 è stato nominato componente del Consiglio Direttivo dell’ICC Italia – International Chamber of Commerce.

IL PROGRAMMA DI ORSINI PER CONFINDUSTRIA

Come scriveva stamani il quotidiano di riferimento del mondo industriale, il Sole 24 Ore, “il programma presentato dal presidente designato di Confindustria Emanuele Orsini ruota su tre parole: il dialogo, fondamentale nel mettere al centro le imprese; l’identità, far sentire anche l’ultimo dei nostri associati per ogni categoria, ogni associazione, parte di un progetto perché solo così si può costruire un’identità di Confindustria e dunque delle imprese del paese; l’ultima parola è l’unità del sistema, senza creare divisioni né contrapposizioni tra “grandi” e “piccoli”. (…) Sul piano più strettamente operativo il programma di Orsini chiede la certezza del diritto”.

E ancora: “Secondo il programma la materia sulla quale è necessario un grande sforzo è l’energia. Per Orsini occorre una strategia multi-obiettivo, in grado di predisporre un insieme complesso e organico di misure strutturali a partire dall’istituzione a Palazzo Chigi di una vera e propria cabina di regia per misure e interventi coordinati in materia energetica. Occorre, poi, avviare la ricognizione di tutte le specializzazioni e dei progetti europei e internazionali in cui sono coinvolti imprese e centri di ricerca italiani nelle tecnologie per la produzione di energia da centrali nucleari”.

 

 

 

 

 

– Leggi anche: Emanuele Orsini prossimo presidente di Confindustria. Chi vince e chi perde

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