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Cosa cambia col nuovo Ccnl delle Imprese di Pulizia

Ccnl Imprese Di Pulizia

Soddisfatta la Fnip, che ha commentato così la firma del nuovo Ccnl delle Imprese di Pulizia: “Il contratto dopo circa 10 anni dall’ultima sottoscrizione riguarda circa trecento aziende associate di medie dimensioni, per un numero vicino a venti mila addetti coinvolti. Sono stati tutti in prima linea durante la pandemia”

Dopo circa 10 anni dall’ultima sottoscrizione, firmato un nuovo Ccnl delle Imprese di Pulizia, tra la Fnip – Federazione Nazionale delle Imprese di Pulizia, di Disinfestazione, di Servizi e Multiservizi, e la Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltrasporti-Uil. Il Contratto collettivo riguarderà circa trecento aziende associate di medie dimensioni, per un numero vicino a venti mila addetti coinvolti.

Le parti in causa hanno riaffermato la propria autonomia contrattuale valorizzando il ruolo della contrattazione integrativa con ‘introduzione, in premessa, dell’Accordo Interconfederale sulla “rappresentanza” del 26/11/2015 e dell’Accordo Interconfederale per un “nuovo sistema di relazioni sindacali e modello contrattuale” del 24/11/2016.
Per la parte economica l’aumento definito, con decorrenza luglio 2021, è stato di 120 euro lordi, in 5 tranches e, conseguentemente, con la prossima busta paga, verranno erogati gli arretrati (artt. 72, ss.). Sono stati introdotti, altresì, importanti elementi di flessibilità sul mercato del lavoro (artt. 11 e 16) e il fondo Fon.Te in ambito previdenza complementare (art. 54).

Soddisfazione è stata espressa dal residente nazionale di Fnip, Carmine Esposito, che a seguito della firma del nuovo Ccnl delle Imprese di Pulizia, ha dichiarato: “È stato importante confermare le innovazioni contrattuali raggiunte in questi anni in occasione del rinnovo del Contratto collettivo nazionale. Lavoratori e aziende sono stati in prima linea durante la pandemia”, ha ricordato. Quindi Esposito ha aggiunto: “Vogliamo che le donne e gli uomini che lavorano per le nostre aziende e che hanno garantito il funzionamento dei servizi pubblici essenziali possano essere protagonisti della crescita del settore e con i sindacati stiamo lavorando in questa direzione”.

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