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Dario Stefàno (ex Pd) si candida con il Terzo Polo di Calenda e Renzi?

Stefàno

Dario Stefàno potrebbe candidarsi con il Terzo Polo di Calenda e Renzi. Le indiscrezioni di Policy Maker

“Consegnerò la tessera a quello ‘stesso segretario che, solo qualche mese fa, mi ha chiesto di rimuovere la mia autosospensione dal PD, pur avendo condiviso appieno le ragioni che avevano portato a quella scelta. Troppi errori, sia tattici, sia di strategia politica, che rischiano di compromettere i risultati di un intenso lavoro svolto per tutta la legislatura senza soste, e mirato ad arginare, in primis, gli effetti della crisi pandemica ed economica, ma anche una deriva populista e antieuropeista pericolosa per l’Italia e per le prossime generazioni”. Con queste parole, pochi giorni fa, Dario Stefàno lasciata il Partito Democratico, per cambiare rotta e tornare, molto probabilmente, alle origini, ovvero al Centro.

Alcune fonti vicine alla questione avrebbero rivelato a Policy Maker che Stefàno starebbe lavorando per una candidatura con il Terzo Polo nato dalla corsa alle Politiche, insieme, di Azione di Carlo Calenda e di Italia Viva di Matteo Renzi. Un modo per trovare spazio maggiore, rispetto a quanto gli era stato promesso dal Pd, ma anche un ritorno di fiamma per il Centro.

Stefàno, classe 1963 e pugliese di origine, infatti, senatore dal 2018 con il Partito Democratico, ha iniziato la sua carriera politica con “La Margherita”, partito con cui nel 2005 è stato eletto consigliere regionale. È stato capogruppo di maggioranza nel Consiglio regionale della Puglia a sostegno della prima Giunta del Presidente Vendola (Rifondazione Comunista).

Nel 2010, con 11.000 preferenze, viene rieletto consigliere regionale con la lista civica “La Puglia per Vendola”, con l’incarico di  Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. Nel 2013, Stefàno si candida al Senato indipendente nella lista di Sinistra Ecologia Libertà nella circoscrizione Puglia, ottenendo l’elezione.

In Senato, si iscrive al Gruppo misto. Nell’aprile 2015 è promotore di “Noi a Sinistra per la Puglia”, progetto politico che riunisce sotto un nuovo simbolo SEL (Sinistra, Ecologia e Libertà). Nel 2018 si avvicina al Pd, partito con cui viene candidato ed eletto al Senato della Repubblica. Il 5 agosto 2021 si autosospende dal partito, in polemica con il sostegno di Michele Emiliano per poi rientrare a far parte del gruppo dopo un chiarimento con Enrico Letta.

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