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Ddl Lettura: il provvedimento arriva in Senato

Ddl Lettura

Giornata decisiva per il ddl lettura, il provvedimento per la promozione e il sostegno del libro approda oggi all’esame dell’aula del Senato per il via libera definitivo.

Oggi in Aula al Senato si vota per il Disegno di Legge per la promozione del libro e della lettura. Il provvedimento, approvato dalla commissione Cultura senza apportare modifiche al testo giunto dalla Camera, è previsto in calendario per oggi pomeriggio. La scorsa settimana anche la Commissione Bilancio e la Commissione Cultura del Senato hanno approvato le coperture finanziarie e il testo definitivo, consolidando così in modo decisivo l’approvazione — praticamente all’unanimità — dello scorso 16 luglio alla Camera.

COSA PREVEDE IL DDL LETTURA

La proposta a prima firma della deputata Flavia Piccoli Nardelli (Pd) è il frutto della sintesi di 5 proposte provenienti da tutte le forze parlamentari. Il ddl Lettura abbassa al 5% il tetto degli sconti praticabili sul prezzo dei libri vari (saggistica e romanzi, esclusi i libri di testo adottati dalle scuole dove il plafond resta al 15%), anche quelli venduti via internet o per posta; introduce il Piano nazionale per la lettura, per la cui attuazione è stato istituito il Fondo con una dotazione di 4.350.000 euro annui a decorrere dall’anno 2020.

Al fine di favorire progetti, iniziative e attività per la promozione della lettura, l’articolo 4 prevede che il Consiglio dei ministri assegni annualmente ad una città italiana il titolo di « Capitale italiana del libro ».

Con l’articolo 5 si incentiva la lettura nelle scuole con il rilancio delle biblioteche scolastiche. Il provvedimento inoltre introduce la Carta della cultura e istituisce l’Albo delle librerie di qualità.

SIL CONFESERCENTI: “IMPEGNO CONCRETIZZATO DOPO 6 ANNI DI LAVORO”

“Accogliamo con grande entusiasmo la calendarizzazione in Senato del disegno di legge per la promozione ed il sostegno alla lettura. Vediamo il nostro impegno concretizzarsi, finalmente, dopo sei anni di lavoro”. Ha commentato Cristina Giussani, presidente del Sindacato italiano librai Confesercenti. “È dal 2014, infatti, che il Sil Confesercenti ha iniziato a gettare le basi per una legge che regolamentasse il settore, soprattutto per quanto riguarda le promozioni. Riequilibrare la concorrenza significa sia garantire la sopravvivenza dei librai indipendenti, che dare la possibilità all’acquirente di fare una valutazione non solo sul prezzo, ma anche sul servizio”.

“Dopo l’approvazione della Camera avvenuta lo scorso luglio — prosegue Giussani — non solo il Sil, ma tutta Confesercenti si è adoperata affinché il testo passasse nelle Commissioni Bilancio e Cultura senza modifiche. Arrivare alla promulgazione della legge ci avvicinerebbe agli standard dei Paesi europei più virtuosi, dove le librerie sono veri e propri centri di aggregazione culturale, fondamentali per la vita sociale delle città”.

IL PLAUSO DI ALI, FEDERCARTOLAI E ADEI

”È una legge che sostiene lettura, cultura e diffusione del libro, che fa giocare tutti alla pari e premia la concorrenza basata sulla competenza e non sul potere o sul monopolio”. Si legge in una nota congiunta dei presidenti dei librai di Ali Confcommercio Paolo Ambrosini, di Federcartolai Confcommercio Medardo Montaguti, e di Adei Editori Indipendenti Marco Zapparoli. “Come Francia, Germania, Spagna, Grecia, questa legge sostiene il rispetto del lavoro sul libro, frena la svendita del valore che penalizza tutti, a partire dai lettori e sostiene le politiche attive per la lettura e i suoi attori”.

COME SE L’È PASSATA L’EDITORIA ITALIANA NEL 2019

L’editoria italiana di varia (romanzi e saggi in formato cartaceo ed e-book) si è rafforzata nel 2019. È quanto emerge dall’analisi del mercato del libro di varia in Italia realizzata dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con Nielsen. Crescono fatturato (+4,9%) e, per la prima volta dal 2010, le copie vendute (+3,4%) nei canali trade, ovvero librerie, grande distribuzione organizzata e store online. Il settore torna cosi’ a un giro d’affari superiore a quello del 2011 (1,493 miliardi, e-book compresi, contro 1,432), ma soffre gli effetti della pirateria che sottrae 247 milioni di euro di vendite nelle librerie ogni anno.

“I buoni numeri del 2019 testimoniano il lavoro fatto dagli editori in questi anni per recuperare il terreno perduto durante la crisi” ha dichiarato il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi. Tuttavia Levi ha precisato che “allo stesso tempo i dati sulla lettura, la perdurante fragilità delle librerie e della grande distribuzione e la piaga della pirateria richiedono un intervento pubblico importante a sostegno del mondo del libro. 18App riportata alla sua dotazione originaria e sgravi fiscali per gli acquisti di libri: questo è ciò che chiediamo al governo e al Parlamento per consolidare la crescita di un settore vitale per lo sviluppo economico e democratico del nostro Paese”.

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