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Decreto Rilancio, ecco l’iter dei lavori parlamentari
Inizia martedì 26 maggio l’esame preliminare del Decreto Rilancio in Parlamento.Tutti i dettagli dei lavori e il calendario audizioni
TIMING DEI LAVORI
Martedì 26 maggio ore 9: inizio esame preliminare
Martedì 26 maggio ore 9.30: audizione del Ministro dell’Economia Gualtieri in seduta congiunta con la Commissione Bilancio del Senato
Da mercoledì 27 a venerdì 29 maggio primo pomeriggio: ciclo di audizioni (elenco auditi in calce)
Venerdì 29 maggio pomeriggio: seguito e conclusione esame preliminare
Mercoledì 3 giugno ore 14: termine emendamenti. Nella medesima giornata, al termine dei lavori d’Aula, sarà convocato un UdP, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per la definizione del numero massimo di emendamenti da segnalare.
Lunedì 8 giugno ore 10: dichiarazioni di inammissibilità
Lunedì 8 giugno ore 12: termine per la presentazione dei ricorsi
Lunedì 8 giugno ore 19: pronuncia sui ricorsi
Martedì 9 giugno ore 11: termine per la segnalazione degli emendamenti da porre in votazione
Giovedì 11 giugno: eventuale discussione sul complesso degli emendamenti
Da lunedì 15 giugno dalle ore 16.30: inizio votazioni
Entro sabato 20 giugno: conferimento del mandato al relatore
CALENDARIO DELLE AUDIZIONI
Mercoledì 27 maggio
Ore 9: Banca d’Italia
Ore 10.15: UPB
Ore 11.30: CGIL, CISL, UIL, UGL
Ore 12.45: Confindustria
Ore 13.45: ABI
Giovedì 28 maggio
Ore 15: Osservatorio Conti pubblici
Ore 15.45: ANCI, UPI, Conferenza delle regioni
Ore 17.15: Confapi, Confimi, Conflavoro PMI
Ore 18.15: FIPE, Federalmerghi, Confindustria alberghi, Federturismo, Assoturismo
Venerdì 29 maggio
Ore 9: Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, Confprofessioni
Oe 10: Rete Imprese Italia
Ore 10.45: Confcommercio
Ore 11.30: Assoeventi
Ore 12.15: Federauto
Ore 12.45: Federterme
Ore 13.15: ANCE
Ore 15: Istituto superiore di sanità
Ore 15.45: Consiglio nazionale scuola della CEI
Il calendario delle audizioni potrà subire variazioni in relazione all’andamento dei lavori d’Aula. Sarà richiesto un contributo scritto sul decreto-legge in oggetto alla Corte dei Conti e al CNEL