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Deleghe sulla cybersecurity a Mantovano. Così Palazzo Chigi prende tutto

  Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha ottenuto da Palazzo Chigi le deleghe sulla “resilienza dei soggetti critici”, accentuando così il controllo centrale sulla cybersecurity. Ecco chi è e cosa farà

Palazzo Chigi si tiene stretta la cybersecurity. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e responsabile dei Servizi, Alfredo Mantovano, ha ottenuto anche le deleghe sulla “resilienza dei soggetti critici”. Una mossa che accentra su Palazzo Chigi le responsabilità della sicurezza cyber. Ecco chi è e cosa farà Mantovano.

PALAZZO CHIGI PRENDE TUTTO

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che affida ad Alfredo Mantovano le deleghe sulla “resilienza dei soggetti critici”. In appena due mesi Giorgia Meloni è riuscita nel compito di concentrare a Palazzo Chigi tutte le competenze sulla cybersecurity. Un obiettivo raggiunto affidando le deleghe sulla sicurezza cyber a due sue fedelissimi: Franco Federici e Alfredo Mantovano. Il consigliere militare Federici siede ora sulla poltrona più pesante della task force che riunisce ministeri competenti e imprese del settore. Mantovano, invece, ha ricevuto le deleghe in materia di “resilienza dei soggetti critici”. Una responsabilità non da poco per il numero uno degli 007 italiani.

CHI E’ E COSA FARA’ MANTOVANO

La carriera politica di Alfredo Mantovano è iniziata nel 1996 con Alleanza Nazionale. Tra il 2001 e il 2011 ha ricoperto l’incarico di Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno in diversi governi Berlusconi (II, III e IV) tra il 2001 e il 2011. Dopo una breve pausa dalla politica, con l’avvento del Governo Meloni nel 2022 ha ricevuto il ruolo di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con funzioni di Segretario del Consiglio. Attualmente ha già la responsabilità di guidare i Servizi di Intelligence.

D’ora in avanti il sottosegretario coordinerà anche la nuova task force creata con il dpcm del 2 aprile, punto di raccordo tra i ministeri competenti e le principali imprese del settore. Mantovano non avrà però pieni poteri. Infatti, cautamente, la Premier non si è privata dei due compiti più importanti: “l’alta direzione e la responsabilità” delle politiche per la resilienza dei soggetti critici e l’adozione della strategia nazionale. Anzi, il sottosegretario dovrà riferire a Meloni sull’esercizio del suo mandato.

COME HA OTTENUTO LA DELEGA MANTOVANO?

Energia, infrastrutture, PA, telcom, finanza, spazio e difesa sono settori considerati strategici da Bruxelles. In virtù di quest’importanza, la normativa europea prevede che gli Stati membri individuino i soggetti critici che forniscono servizi essenziali per la società e potenziali pericoli connessi. Il decreto legislativo del 2024 applica la direttiva dell’Ue, interpretandola. La norma stabiliva infatti che la presidente del Consiglio, in quanto “responsabile” dei soggetti critici, potesse affidare le deleghe a un ministro o a un sottosegretario di Stato.

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