Skip to content

Chi è Francesco Corvaro, nuovo inviato speciale per il cambiamento climatico

Francesco Corvaro

La nota del Mase e il profilo di Corvaro

Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, e il ministro per l’Ambiente e la Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, hanno nominato il professor Francesco Corvaro inviato speciale per il cambiamento climatico. Lo comunica il MASE in una nota.

Corvaro è professore associato in Fisica Tecnica Industriale presso il Dipartimento di Ingegneria industriale e Scienze matematiche dell’Università Politecnica delle Marche, e vanta competenze e pregressa esperienza nei settori della transizione energetica ed ecologica e del cambiamento climatico.

IL PROFILO DI FRANCESCO CORVARO

Corvaro – si legge sul suo profilo Linkedin – tra le altre cose è “membro della Struttura Commissariale Sisma 2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri in qualità di esperto nel settore energetico.

In particolare supporta tutte le attività della Struttura inerenti i temi energetici, nello specifico:

1) Linea A, “Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi”, per la definizione degli interventi da effettuarsi a valere sulla sub-misura A2 “Comunità energetiche, recupero e
rifunzionalizzazione di edifici pubblici e produzione di energia/calore da fonti rinnovabili”;

2) Linea A.4.2 Progetto di adeguamento della tratta e realizzazione dei punti di produzione dell’idrogeno da fonti rinnovabili (Green Hydrogen) di tipo on-site, per la tratta ferroviaria Sulmona – L’Aquila – Rieti – Terni;

3) Linea A 1, Progetti di digitalizzazione per le aree del sisma 2009/2016.

Corvaro è anche coordinatore del gruppo di lavoro istituito per il supporto al primo bando nazionale sulle comunità di energia rinnovabili pubblicato dalla struttura commissariale. Membro del team che ha redatto il primo bando nazionale a sostegno delle CER. Esperto di gestione e pianificazione energetica sviluppo di nuove tecnologie legate al nucleare di IV generazione, applicazioni connesse all’idrogeno. Esperienza maturata in collaborazione con enti statunitensi nel periodo vissuto a Washington”.

Per quanto riguarda l’ambito accademico, l’attività del prof. Corvaro “è stata focalizzata su problematiche relative al trasferimento di calore applicato alla convezione naturale in cavità con simulazione sia sperimentale che numerica.

L’analisi sperimentale è stata condotta mediante interferometria olografica, per la determinazione dei campi termici, e con la Particle Image Velocimetry (PIV) per lo studio delle grandezze dinamiche. La simulazione numerica è stata eseguita utilizzando il codice Fluent; i modelli sviluppati sono stati validati da prove sperimentali”.

Inoltre, Corvaro ha fatto ricerca “anche nel campo delle fonti energetiche rinnovabili, con particolare attenzione agli impianti fotovoltaici e solari termici arrivando a redigere le linee guida per il territorio regionale, provinciale e comunale attualmente in vigore”.

VERSO LA COP28 E IL G7 DEL 2024

La nomina dell’inviato speciale si rende ancora più necessaria in virtù del rilievo sempre maggiore che i temi ambientali rivestono nella nostra politica estera e del ruolo decisivo assunto dall’Italia nei negoziati internazionali sui cambiamenti climatici, anche in vista della prossima COP28 e della presidenza italiana al G7 nel 2024.

I COMMENTI DEI MINISTRI TAJANI E PICHETTO FRATIN SU FRANCESCO CORVARO

Per Tajani “la nomina rappresenta un segnale concreto della volontà del governo di lavorare insieme ai principali attori pubblici e privati per contrastare il cambiamento climatico sul piano nazionale e su scala globale”.

“La nomina dell’inviato speciale per il clima conferma il peso e l’importanza che il governo attribuisce alla sfida dei cambiamenti climatici”, ha dichiarato il ministro Pichetto, aggiungendo che “un tecnico di alto profilo come il prof. Corvaro riuscirà a coniugare il rigore scientifico necessario nell’approccio a questo tema con gli indirizzi politici che il Mase mette in campo per affrontare la battaglia chiave del nostro futuro”.

Pubblicato su Energia Oltre

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su