Bagarre sull’emendamento Mulè in discussione in Parlamento visto come una provocazione dalla Figc di Gravina. La Fifa e l’Uefa mandano una lettera alla Federcalcio italiana con alcuni avvertimenti
Quando ci sono di mezzo il calcio e la politica, la miscela rischia di essere esplosiva. Gli ingredienti ci sono tutti. Basta vedere i protagonisti del caso: la Figc, la Lega di serie A, la Fifa, l’Uefa e un decreto legge di iniziativa governativa, il Decreto Sport, in discussione nel Parlamento italiano con alcune modifiche presentate da singoli deputati.
Andiamo con ordine.
EMENDAMENTO MULÈ A DL SPORT, PIU’ AUTONOMIA ALLA LEGA SERIE A
Lo scorso 27 giugno c’era stato il primo via libera in commissione al (famoso o famigerato) emendamento a firma Giorgio Mulè di Forza Italia al decreto Sport che, se approvato, avrebbe dato di fatto il via libera all’autonomia della Lega Serie A, in stile Premier. La proposta emendativa, spiegava lo stesso Mulè, era finalizzata “al riconoscimento del ruolo e del peso che hanno le Leghe sportive professionistiche” che oggi “sono sottorappresentate, come la Lega A, rispetto a quello che esprimono e versano”.
Nell’Emendamento si dava alle Leghe di federazioni sportive autonomia nell’organizzazione dei campionati e piena autonomia statutaria, un peso elettorale e di rappresentanza commisurato al contributo economico al movimento, un diritto di parere vincolante sulle decisioni federali che le riguardano e la possibilità di ricorso al Tar per atti federali ‘pregiudizievoli’ degli interessi delle Leghe.
LA FIGC DI TRAVERSO: “E’ UNA PROVOCAZIONE”. C’E’ LA MANINA DI LOTITO DIETRO L’EMENDAMENTO?
Apriti cielo. Ovviamente si sono messi di traverso la Figc e il Coni. L’emendamento, al centro delle discussioni parlamentari e delle decisioni del Governo, è stato ritenuto “una provocazione” dal presidente della Federcalcio Gravina: “se riteniamo che il calcio italiano debba essere valutato solo per il peso economico – ha detto – allora tutte le altre dimensioni sono mortificate, come quella del volontariato”. Non a caso, secondo varie indiscrezioni giornalistiche, a sponsorizzare l’emendamento sarebbe quel Claudio Lotito che oltre a essere senatore e referente per lo Sport di Fi è anche il dominus della Lega di serie A.
“Non c’è nessuna volontà di esasperare il confronto né i temi – le parole del ministro dello Sport, Andrea Abodi -. Abbiamo un obiettivo, che è quello di trovare armonia e sintonia, ora troveremo il modo migliore per raggiungerlo”.
IL PIZZINO DI FIFA E UEFA ALL’ITALIA: SE OK ALL’EMENDAMENTO ADDIO AGLI EUROPEI 2032 E ALLE ITALIANE NELLE COPPE
Nel frattempo ecco la Fifa e l’Uefa, le massime istituzioni calcistiche mondiali, entrare a gamba tesa nel dibattito parlamentare con una lettera congiunta inviata alla Figc, attraverso la quale ammoniscono il governo italiano per l’emendamento Mulè al Dl Istruzione e Sport che stravolge l’organizzazione federale esistente. “Se dovesse essere adottato – è scritto nella missiva come riportato dall’Ansa – e reso esecutivo nella sua formulazione originale, o anche in una nuova con sostanzialmente gli elementi trattati, non ci sarebbe altra scelta che sottoporre la questione agli organi competenti per l’esame di misure, inclusa un’eventuale sospensione della Figc. Che tra l’altro renderebbe incompatibile l’Italia quale Paese co-ospitante della fase finale del Campionato Europeo UEFA 2032″.
E qui arriva il ‘pizzino’: occhio che se continuate così l’Italia si può dimenticare l’organizzazione degli Europei tra otto anni e mette a rischio la partecipazione dei propri club alle coppe e competizioni internazionali.
NUOVA VERSIONE DELL’EMENDAMENTO MULE’, COME ANDRA’ A FINIRE?
La replica del diretto interessato, Mulè, è alquanto infastidita: “Questa lettera arriva per posta prioritaria prima di discutere un emendamento che, guarda un po’, riguarda quei soggetti. Andremo a scoprire quanto sia fondata e a quando risale. Magari interverranno delle ulteriori cose nel corso del pomeriggio. Di certo il Parlamento va avanti, essendo un presidio di democrazia, e quindi discuteremo serenamente l’emendamento”.
Il pomeriggio si fa elettrizzante, così arriva una nuova versione dell’emendamento Mulè: “1-bis. Nel rispetto degli statuti delle federazioni di riferimento al fine di garantire una adeguata rappresentanza nei sistemi federali di cui al presente articolo, negli sport a squadre composte da atleti professionisti e con meccanismi di mutualità generale previsti dalla legge, le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un’equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali di riferimento che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo”. Questa – secondo quanto appreso da LaPresse – sarebbe il nuovo testo della proposta di modifica al decreto che dovrebbe essere votata stasera o al massimo domani mattina in aula.
Nelle prossime ore si saprà come andrà a finire. Per il voto definitivo, comunque, il termine è stato spostato all’inizio della prossima settimana.