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Juventus, come cambiano gli equilibri dopo l’aumento di capitale?

Juventus

EXOR N.V. ha già espresso il proprio sostegno all’operazione. Goldman Sachs International, J.P. Morgan AG, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e UniCredit Corporate & Investment Banking, si sono impegnate alla sottoscrizione e liberazione delle azioni di nuova emissione della Juventus che non dovessero essere sottoscritte al termine dell’asta

Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. ha approvato la proposta di aumento di capitale sociale a pagamento di 400 milioni, incluso l’eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di nuove azioni ordinarie, prive di valore nominale espresso e aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire in opzione agli aventi diritto e, a tal fine, ha deliberato di convocare l’Assemblea degli Azionisti per il prossimo 29 ottobre 2021, in unica convocazione, per approvare, inter alia, anche il progetto di bilancio dell’esercizio 2020/21.

L’Aumento di Capitale – fa sapere il Club –  si inserisce nel contesto delle misure atte a far fronte ai rilevanti impatti economici e patrimoniali della pandemia da Covid-19 e consentirà di rafforzare la struttura patrimoniale della Società e riequilibrare le fonti di finanziamento a supporto del raggiungimento degli obiettivi strategici del Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/24, che sono stati confermati: consolidamento dell’equilibrio economico e finanziario, mantenimento della competitività sportiva e incremento della visibilità del brand Juventus.

L’azionista di maggioranza EXOR N.V. (che detiene il 63,8% del capitale sociale di Juventus) ha già espresso il proprio sostegno all’operazione e si è impegnato a sottoscrivere la porzione di Aumento di Capitale di propria pertinenza. Inoltre, come già comunicato il 30 luglio 2021, Goldman Sachs International, J.P. Morgan AG, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e UniCredit Corporate & Investment Banking, che agiranno in qualità di joint global coordinators e joint bookrunners, hanno sottoscritto un accordo di c.d. pre-underwriting con la Società, impegnandosi – a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni analoghe – a stipulare un accordo di garanzia (c.d. underwriting agreement) per la sottoscrizione e liberazione delle azioni di nuova emissione che non dovessero essere sottoscritte al termine dell’asta dei diritti inoptati.

 

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