Il Tar dovrà decidere sulla legittimità della nomina di Luca Libra, avvocato di Meloni, alla guida dell’Orecol, l’autorità che controlla appalti e contratti della Regione Piemonte e delle sue società in house. Chi lo attacca e perché
L’avvocato di Giorgia Meloni, Luca Libra, non avrebbe le competenze per ricoprire il ruolo di presidente dell’Anticorruzione del Piemonte (Orecol). L’accusa arriva dal suo predecessore, Arturo Soprano, che ha impugnato di fronte al Tar la decisione del Consiglio regionale. Libra avrà le carte in regola per governare l’autorità che controlla la regolarità di appalti e contratti della Regione Piemonte e delle sue società in house? E, ancora più importante, l’Orecol uscirà dalla paralisi che lo affligge da mesi?
L’AVVOCATO DI MELONI NELLA BUFERA E L’ANTICORRUZIONE E’ PARALIZZATA
L’Autorità che controlla la regolarità di appalti e contratti della Regione Piemonte e delle società in house rischia di rimanere paralizzata ancora per diverso tempo. Una notizia che preoccupa ancora di più dopo la recente relazione della DIA, che ha evidenziato le molte infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’edilizia piemontese. La Direzione Investigativa Antimafia ha segnalato 24 provvedimenti interdittivi emessi nel 2024 dalle prefetture piemontesi, che evidenziano contaminazioni mafiose calabresi, ma anche siciliane, campane e pugliesi.
Dopo mesi di attesa, l’organismo non ha ancora una guida e l’ex presidente accusa il successore scelto dal Consiglio regionale, l’avvocato di Giorgia Meloni Luca Libra, di non possedere le competenze per assumere la guida dell’Orecol.
CHI E’ L’AVVOCATO DI MELONI
Laureato nel 2003 in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca, dal 2014 è iscritto all’Ordine degli avvocati. Si occupa in particolare di vendite giudiziarie, settore civile e amministrazione condominiale. Da marzo 2021 fornisce consulenza legale alla CORDAR Biella S.p.A., impresa impegnata nella gestione delle problematiche ambientali connesse all’inquinamento delle acque. Dal 14 febbraio 2023 è membro dell’Orecol.
È il curriculum di Luca Libra, noto alle cronache per aver assistito la premier Giorgia Meloni nei processi per diffamazione contro Roberto Saviano, Luciano Canfora e Fabrizio Corona.
QUALI COMPETENZE SERVONO PER DIVENTARE PRESIDENTE DELL’ORECOL?
La norma prevede che i componenti dell’Orecol siano scelti tra persone esperte e dotate di una “notoria indipendenza, di elevata e accertata professionalità, con riconosciute esperienze nel settore pubblico e privato” in una serie di materie, e non possano essere nominati coloro che “hanno rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con partiti politici o organizzazioni sindacali”. Secondo Soprano, già presidente della Corte d’Appello di Torino, il curriculum presentato da Libra al Consiglio Regionale non certificherebbe nessuna delle competenze richieste.
Inoltre, la notorietà dell’avvocato di Meloni, secondo Soprano, contrasterebbe con il criterio della “notoria indipendenza”, imprescindibile per guidare l’Orecol. L’ex presidente dell’Autorità contesta anche il metodo adottato in Consiglio per la votazione: i consiglieri del centrodestra potevano esprimere due preferenze, mentre i rappresentanti della minoranza solo una. Una scelta che, secondo l’ex presidente dell’Orecol, sarebbe contraria alla prassi, che prevede l’accordo tra maggioranza e opposizione per la scelta delle figure di garanzia.
L’OPPOSIZIONE: MELONI CERCA DI POSIZIONARE GLI AMICI NELLE AUTORITA’
La vicenda ha sollevato le critiche dell’opposizione, che accusa la maggioranza di voler posizionare “gli amici” nelle Autorità.
“Vanno dritti, portano avanti i loro amici per i ruoli di garanzia”, denuncia il capogruppo dem Rossi.
“Libra era già stato componente di Orecol e ha maturato un’esperienza sia come professionista, sia come membro dell’organismo. So che tra Soprano e lui c’erano state contrapposizioni sul futuro di Orecol. Soprano è stato un ottimo presidente, ma penso la sua iniziativa sia mossa dalla mancata conferma. Se c’erano irregolarità sulla nomina di Libra, allora c’erano anche nel primo mandato”, ha detto il capogruppo FdI Carlo Riva Vercellotti.