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Manovra, la sanità pubblica apre ai medici privati. Stop a furbetti della flat tax

Sanità

Nella Manovra entrano rilevanti novità per la sanità, ma anche per giochi e scommesse.

Governo e relatori hanno presentato un pacchetto di 58 emendamenti, nel corso dell’esame in commissione Bilancio alla Camera. Gli interventi per i provvedimenti più rilevanti (quota 100 sulle pensioni e reddito di cittadinanza) sono però rinviati al Senato, in attesa che si sviluppi il confronto con l’Ue sulla legge di Bilancio.

TUTTI GLI EMENDAMENTI SULLA SANITÀ

Per quanto riguarda la sanità, in primo luogo un emendamento stabilisce che le Asl, per colmare eventuali vuoti di personale, potranno ricorrere a incarichi individuali a personale medico privato in assenza di quello pubblico. La proposta precisa che dovrà essere accertata l’impossibilità oggettiva di utilizzare risorse umane disponibili al suo interno. Viene inoltre stabilito che dal 2019 la contrattazione collettiva di dirigenti medici veterinari e sanitari con rapporto esclusivo concorre alla determinazione del monte salari utile ai fini della determinazione degli oneri derivanti dalla contrattazione collettiva a carico del bilancio delle amministrazioni competenti. Sempre per quanto riguarda la sanità, sono previsti più fondi per ridurre le liste d’attesa delle prestazioni sanitarie: le risorse passano da 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 a 150 milioni per il 2019, 100 milioni per il 2020 e 100 milioni per il 2021. Per coprire la misura viene ridotto lo stanziamento del Fondo per gli investimenti delle amministrazioni centrali previsto in manovra. Novità anche per le piccole farmacie a basso fatturato, sia urbane che rurali, sussidiate e non. Un emendamento aggiorna i limiti di fatturato del Servizio sanitario nazionale che danno diritto alla riduzione degli sconti. In particolare, la norma prevede l’esclusione delle piccole farmacie con un fatturato annuo Ssn inferiore a 150.000 euro dall’ambito di applicazione delle percentuali di sconto operate dal Ssn verso le farmacie convenzionate. Inoltre si prevedono agevolazioni per le farmacie rurali sussidiate con un fatturato annuo in regime di servizio sanitario nazionale, al netto dell’Iva, non superiore a 450.000 euro, nonchè per le farmacie con un fatturato annuo, al netto dell’Iva, non superiore a 300.000 euro.

CONTRO I “FURBETTI” DELLA FLAT TAX

Per quanto riguarda il fisco arriva un emendamento contro i “furbetti” della flat tax che introduce paletti per evitare abusi come licenziamenti o uscite strumentali dal mondo del lavoro con l’obiettivo di ridursi il carico fiscale e poter accedere alla nuova tassazione al 15%, che viene riconosciuta alle partite Iva con ricavi o compensi fino a 65mila euro. Viene, infatti, previsto che tra i soggetti esclusi dall’imposta sostitutiva rientrano anche le persone fisiche la cui attività è esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali il soggetto ancora lavora o ha lavorato nei due anni d’imposta precedenti. Lo stop riguarda anche i rapporti di lavoro che erano o sono intrattenuti nei confronti di soggetti “direttamente o indirettamente riconducibili” al vecchio datore di lavoro. Inoltre sale dal 20 al 40% la deducibilità ai fini Irpef e Ires dell’Imu sugli immobili strumentali.

SUPERENALOTTO, ARRIVA PROROGA

In Manovra entra anche una proroga dell’attuale concessionario della gestione del Superenalotto. Il concessionario potrà gestire il gioco nazionale fino alla nuova aggiudicazione e, comunque, non oltre il 30 settembre 2019. La norma, si legge, viene introdotta “al fine di consentire l’espletamento della procedura di selezione per l’attribuzione della nuova concessione per l’esercizio dei giochi numeri a totalizzazione nazionale”. Vengono prorogate, inoltre, per un anno le vecchie concessioni per la raccolta del gioco del Bingo. Un anno in più anche per mettere a gara le concessioni per le scommesse sportive. Inoltre per dismettere le vecchie slot e sostituirle con le nuove Awpr si prevede che i nulla osta per gli apparecchi non potranno più essere rilasciati dopo il 31 dicembre 2019 e dovranno essere dismessi entro il 31 dicembre 2020 (e non più entro la fine del 2019).

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