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La questione Mediaset-Vivendi tra AGCOM e TAR

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L’AGCOM aspetta ad esprimersi sulla vicenda Mediaset-Vivendi: tocca al TAR del Lazio prendere una decisione

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) rinuncia a prendere una decisione sulla questione Mediaset-Vivendi prima che si esprima il TAR del Lazio.

LA VICENDA

Lo scorso 3 settembre la Corte di giustizia dell’Unione europea aveva stabilito che la disposizione dell’AGCOM, che aveva bloccato l’acquisizione del 28% del capitale di Mediaset da parte di Vivendi, fosse “contraria al diritto dell’Unione”.

La vicenda nasce nel 2016, quando la società francese – attiva nel settore dei media e della comunicazione – aveva acquistato il 28,8% delle quote di Mediaset. A quel punto, Mediaset si era rivolta all’AGCOM sostenendo che Vivendi avesse violato la legge Gasparri sul pluralismo dell’informazione. Legge che – ricostruisce Il Post – «vieta a qualsiasi società i cui ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche superiori al 40 per cento dei ricavi complessivi di tale settore di conseguire ricavi superiori al 10 per cento di quelli del sistema medesimo in Italia».

Vivendi – secondo Mediaset – già occupava un posizione di primo piano nel settore delle comunicazioni in Italia, visto il controllo su TIM (23,4%).

AGCOM aveva accolto la posizione di Mediaset. Vivendi, invece, si era rivolta al TAR del Lazio: questo aveva imposto il trasferimento ad un’altra società del 19,1% delle azioni di Mediaset acquisite da Vivendi (applicando dunque la decisione dell’AGCOM), ma si era anche rivolto alla Corte di giustizia europea.

COSA DICE AGCOM

Il consiglio di AGCOM “ha espresso l’avviso che, allo stato, non vi siano le condizioni per adottare decisioni di qualsivoglia natura in ordine alla delibera prima che sia intervenuta la pronuncia del Tar del Lazio”.

Per l’Autorità la sentenza della Corte europea è “una fase incidentale del processo pendente dinanzi al Tar del Lazio e si rivolge al giudice nazionale e non direttamente alle parti, per cui essa non pone un problema di esecuzione in senso tecnico”.

“Ciò che andrà eseguito è invece la sentenza del Tar del Lazio, cui spetta dare attuazione alla pronuncia della Corte di Giustizia. Peraltro, rimane incerto quale potrà essere l’effetto conformativo della sentenza del giudice amministrativo”.

 

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