Skip to content

ads
migranti

Lo “scenario greco” è un rischio concreto. Il Governo inciamperà sui migranti?

Sbarchi in aumento, Grecia al collasso e Libia sotto osservazione. Il dossier migranti si trasforma nella mina più pericolosa per il Governo. La tenuta di Meloni è a rischio?

Il dossier migranti è la grana che crea più grattacapi al Governo. Quest’estate gli sbarchi sulle coste italiane sono tornati a crescere dopo il calo del 2024, ma potrebbe essere solo l’inizio. Infatti, tutti gli occhi sono puntati sulla Grecia, dove gli arrivi sono alle stelle e il Governo ha deciso di non accettare più domande di asilo. Una situazione che “potrebbe preludere a un effetto domino sulle rotte del Mediterraneo”, secondo fonti del Viminale de L’Espresso. I prossimi mesi saranno decisivi per la tenuta del Governo.

LO SCENARIO GRECO

Lo “scenario greco” rappresenta un rischio concreto anche per l’Italia, ma l’eventuale aumento degli sbarchi dipenderà tutto dagli sviluppi in Libia. A dirlo sono i servizi segreti, che a L’Espresso spiegano che l’attenzione è massima su Tripoli. Atene ha rapporti molto più tesi con Libia, sottolineano fonti di intelligence al giornale. Al contrario, Roma per ora ha un buon rapporto con il governo libico. Non è da escludere però che possano arrivare sorprese improvvise legate a dinamiche interne libiche, non legate al rimpatrio con volo di Stato di Najim Osama Almasri, ex capo della polizia giudiziaria libica accusato di crimini contro l’umanità. Un caso che ha creato un terremoto tale da far traballare anche la poltrona del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

LA STRATEGIA DI MELONI SUI MIGRANTI

La premier Meloni ha chiesto di rafforzare ancora di più la cooperazione con Tripoli per evitare il rischio domino e prevenire nuovi flussi incontrollati. Fino ad oggi, il piano del Governo si è basato su investimenti preventivi in Africa (Piano Mattei), norme per il controllo e potenziamento dei CPR (Centri per il Rimpatrio), accordi con Paesi esteri come l’Albania – bocciato dalla Corte di Cassazione – e differenziazione tra migranti economici e richiedenti asilo. Una strategia che sembra fare acqua da tutte le parti. Basti pensare che fino ad oggi solo una minima parte delle quote migratorie si è trasformata in un ingresso effettivo. Per non parlare poi delle condizioni nei CPR. L’ultima inchiesta di Altraeconomia solleva anche un interrogativo riguardo la trasparenza e l’accesso agli atti. Infatti, il prefetto della città, Donato Cafagna, ha negato l’accesso civico con Altraeconomia chiedeva di poter ottenere copia aggiornata del registro degli eventi critici nel “Brunelleschi”

Problemi che hanno attirato sul Governo critiche da parte di magistratura e opposizione, che hanno investito sia il decreto sicurezza e sia il piano Albania, senza però intaccare la tenuta del Governo.

LA TENUTA DEL GOVERNO E’ A RISCHIO?

Oggi, però, l’aumento dei flussi migratori, la minaccia dei dazi e il probabile calo degli investimenti post-PNRR rischiano di far saltare il banco. “Se questi tre rischi si materializzano insieme, può diventare una crisi difficile da gestire, anche sul piano dell’opinione pubblica”, hanno ammesso parlamentari di maggioranza a L’Espresso, sottolineando che i problemi rischiano di esplodere proprio mentre la popolarità personale della premier resta alta nei sondaggi. “Ma governare senza margini finanziari e sotto pressione costante è un altro discorso”, ha sottolineato un deputato.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su