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Netflix, Il Tirreno, MF, Roche, Astrazeneca, Acea, Agcm, i rebus: che succede nel viale della Lobby?

Rumors, indiscrezioni e chiacchiericcio in Viale della Lobby,

Ritorna la rubrica che appassiona lobbisti e comunicatori, uomini della finanza e della politica. Nel Viale della lobby c’è sempre un gran vociare e un orecchio attento.

CHE SUCCEDE A IL TIRRENO DI LEONARDIS?

La redazione de Il Tirreno è in subbuglio, dichiarati tre giorni di sciopero e un presidio ieri davanti alla sede della giunta regionale. L’editore, il Gruppo Sae, di cui è fondatore l’abruzzese doc, Alberto Leonardis, ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di un componente del cdr.

SECHI ALL’ALBA NON SI VEDE, ANZI NON SI SENTE

Che fine ha fatto alle prime luci dell’alba Mario Sechi? Il direttore di Libero Quotidiano era atteso all’Edicola di Radio 1 dopo le 6.30, ma, nonostante sia stato annunciato circa tre volte dal conduttore di turno, di Sechi non si è vista – anzi sentita, si dovrebbe dire – neanche l’ombra…

PHARMA, I COMUNICATORI ALL’OMBRA DEL NATIVE CONTENT

Tra le aziende farmaceutiche la competizione nel contendersi i comunicatori pare che sia forte. Da qualche giorno Antonio Modola è entrato a far parte di AstraZeneca in qualità di External Corporate Communication Manager. Modola proviene dalla Corporate Communication di Roche. La stessa Roche che qualche mese fa ha comunicato l’impatto sul pil dell’Italia, come riportava un interessantissimo native content dell’inserto Salute e Benessere di Milano Finanza.

NETFLIX DA DIECI ANNI IN ITALIA

Qualche giorno fa – in occasione dei dieci anni di presenza in Italia – il numero uno di Netflix, Ted Sarandos, ha incontrato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per raccontare l’impegno di Netflix in Italia si sono succeduti anche altri appuntamenti come quello alla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, presieduto da Gabriella Buontempo. Si è notato l’attivismo di Noesi, di Claudio Sestili, che supporta Netflix in Italia, diretta da Tinny Andreatta.

IL BON TON MEDIATICO CHE NON ESISTE PIÙ

Il 9 ottobre MF, quotidiano finanziario diretto da Roberto Sommella, titolava: “Per Acea nessun Atem Italgas” e raccontava il “colpo di scena nella grande partita che ha per oggetto la dismissione dei 600 mila pdr che l’Agcm ha imposto di cedere a Italgas dopo la maxi – operazione da oltre 5 miliardi di euro con 2i Rete Gas. Secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, ci sarà una grande assente nella partita perché Acea non avrebbe formalizzato alcuna offerta vincolante…”. Il pezzo di Mf a firma di Nicola Carosielli parla di indiscrezioni sulla questione, con la formula magica del “secondo quanto appreso da questo giornale…”.

Il giorno precedente al 9 ottobre, però, per la precisione alle 18.35 dell’8 ottobre l’agenzia di stampa quotidiana, Energia Oltre batteva due takes, ne riportiamo solo il primo:

MERCOLEDÌ 08 OTTOBRE 2025 18.35.11
Acea, colpo di scena sulla rete gas: la multiutility si sfila dalla gara per gli asset Italgas
Acea, colpo di scena sulla rete gas: la multiutility si sfila dalla gara per gli asset Italgas Acea, colpo di scena sulla rete gas: la multiutility si sfila dalla gara per gli asset Italgas (Energia Oltre) Roma, 08/10/2025 – Un colpo di scena inatteso scuote la partita per la riassegnazione degli asset della rete del gas: Acea, la multiutility romana, ha deciso a sorpresa di non presentare alcuna offerta per gli Ambiti territoriali minimi (Atem) che Italgas è obbligata a cedere. La notizia, che trapela da fonti vicine al dossier raccolte da Energia Oltre, arriva come un fulmine a ciel sereno, considerando che la stessa Acea aveva partecipato attivamente al processo davanti all’Antitrust e aveva addirittura costituito una newco, denominata A.Gas, proprio con l’obiettivo di partecipare alla competizione. La scelta di sfilarsi da una gara così strategica, che vede in palio circa 600.000 punti di riconsegna (pdr) in 35 Atem sparsi su tutto il territorio nazionale, sarebbe il frutto di una valutazione interna. Secondo le indiscrezioni raccolte, il management di Acea avrebbe deciso di fare un passo indietro per concentrare risorse umane e finanziarie su altri obiettivi ritenuti a maggior valore e prioritari per la crescita del gruppo. Si tratterebbe, dunque, di una scelta strategica per evitare di impegnare ingenti capitali in un contesto competitivo complesso, che vede in campo altri importanti player come Ascopiave e Hera. (red) 20251008T183510Z

Ai posteri l’ardua sentenza… in attesa di ripristinare le regole del bon ton tra i giornalisti e tra i media.

IL REBUS

Rebus: chi potrebbe essere il futuro Segretario generale della Regione Campania? A Roma si vocifera di un interesse di un autorevole civil servant in scadenza a breve dal suo rilevante ruolo.

IL REBUS 2

Si vocifera sempre di più di un’agenzia di lobby, non tra le più grandi, che pare ultimamente stia molto a cuore ai piani alti di Palazzo Chigi. Chi sarà? Boh…

 

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